Barack Obama e Michelle hanno preso parte ieri alla Convention Democratica in corso a Chicago, negli Stati Uniti, e con due interventi stra-applauditi hanno lanciato Kamala Harris verso il ruolo di primo presidente degli Stati Uniti. Ma, soprattutto, l’hanno descritta come colei che può battere Donald Trump.
“Yes, she can”, ha detto Barack Obama riadattando il celebre slogan che accompagnò la sua candidatura e poi la sua trionfale elezione. La prima a parlare, alla Convention, è stata l’ex first lady Michelle Obama: “Non è il momento di mettersi a sedere e lamentarsi, fate qualcosa- ha affermato dal palco-. Non sentite anche voi quest’aria nuova? Aria di speranza“. E ha dato una sveglia a tutti: “Non c’è tempo per mettersi a sedere e lamentarsi. Ora dobbiamo fare qualcosa”.
Quando è stato il suo turno, dopo l’emozionante annuncio della sua entrata in scena sul palco fatto dalla moglie Michelle, Barack Obama si è detto “speranzoso” dopo l’entrata di scena di Kamala Harris. “Non so voi, ma io mi sento carico! Mi sento pronto a partire”, ha detto Obama. E, cercando di fermare i ‘buu’ di disapprovazione verso Donald Trump, ha detto: “Non fate buu, votate”.
Infine la conclusione: “Se tutti noi facciamo la nostra parte, se lavoreremo come mai fatto prima, eleggeremo Kamala Harris prossima presidente degli Stati Uniti”, quindi, “mettiamoci al lavoro!”.
È stata la serata degli Obamas, prima dell’ex presidente infatti ha scaldato il popolo democratico Michelle Obama con un discorso potente, fortissimo – ha scritto Alberto Simoni sulla Stampa – pronunciato talvolta in un silenzio sin spettrale davanti a una platea pronta a esplodere in boati e applausi e a ripetere “do something”, fate qualcosa, diventato lo slogan di un’America democratica pronta a mobilitarsi nelle prossime settimane per impedire a Trump di tornare alla Casa Bianca.
Michelle ha descritto Kamala Harris come «pronta» per la presidenza ma è stato quando ha affondato i colpi contro il tycoon che ha mostrato il perché il popolo democratico da anni sogna una sua candidatura alla presidenza. «Per anni Donald Trump ha fatto ogni cosa in suo potere per far sì che la gente ci tema».
«La sua limitata e ristretta visione del mondo l’ha fatto sentirsi minacciato dall’esistenza di due instancabili lavoratori, altamente istruiti, persone di successo che sono pure black. E ora chi gli dirà che il lavoro che sta cercando potrebbe essere uno di quei black jobs», ha detto Michelle incendiando la platea e dipingendo lo scontro fra Kamala e Trump come quello fra chi ha «idee reali e soluzioni che rendono migliore la vita degli americani” chi invece duplica “bugie perfide, misogine e razziste».
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