venerdì 14 Marzo 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

DIRITTI, WELFARE E LIBERTA’ // Domani Europa in piazza con le sue armi

Una piazza per l’Europa, senza bandiere e striscioni di partito. E’ Piazza del Popolo a Roma che ritorna a ospitare, domani pomeriggio alle 15, un grande evento politico: una manifestazione in difesa dell’Europa, oggi, nella difficile situazione internazionale, sotto attacco sia degli Stati Uniti, sia della Russia di Putin.

er“per far capire che esiste una opinione pubblica democratica ed europeista che chiede qualcosa di più a quella bandiera”. La bandierà è quella dell’Europa, l’unica ammessa domani. “Ci saranno persone che parleranno per dire che cosa ci piace già adesso dell’Europa – la libertà, i diritti, i welfare – e proveremo a dire anche quello che vorremmo che ci fosse” ha spiegato il giornalista nella conferenza stampa di presentazione dell’evento che si preannuncia molto partecipato, almeno a giudicare dalle adesioni della vigilia.

“Sul palco ci saranno soltanto i sindaci, niente esponenti e simboli di partito, e in piazza solo bandiere dell’Europa sebbene sia stato – ha detto lo stesso Serra – il sogno di un minuto – in tanti si presenteranno infatti con quella della pace o dell’Ucraina  mi auguro che siano un po’ di più quelle europee”.

Dopo il piano di Von der Leyen per il riarmo dell’Ue, che lo stesso Serra ha definito “contrario ai valori fondativi della Ue”, il tema deli armamenti sarà centrale: “Ho rivendicato l’ingenuità della manifestazione, mi rendo conto che dopo le polemiche sul riarmo il tema sia dioventato caldissimo, ma stiamo cercando di non fare schiacciare il palco solo dalla questione guerra-pace perché c’è anche da affrontare la questione dei diritti”.

Serra ha quindi elencato i nomi di chi interverrà sul palco “o in presenza o in video”. Ci saranno tre senatori a vita: l’architetto Renzo Piano, Liliana Segre e la scienziata Elena Cattaneo. Poi gli attori Antonio Albanese e Claudio Amendola.  E ancora: Corrado Augias, Fabrizio Bentivoglio, Claudio Bisio, Pif, Luca Bizzarri, Gianrico Carofiglio, Javier Cercas, il sindaco di Barcellona Jaume Collboni, Renata Colorni, Lella Costa, Alessia Crocini (per le Famiglie Arcobaleno), lo scrittore Maurizio De Giovanni, il cantautore Roberto Vecchioni, Corrado Formigli, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Jovanotti, Luciana Littizzetto, Gaetano Manfredi sindaco di Napoli, Alice Manone (Acli giovani), e lo scrittore Stefano Massini.

Numerose le adesioni politiche a sinistra. Sarà particolarmente nutrita la delegazione del Partito Democratico. Fra i rappresentanti del Partito Democratico attesi, oltre alla segretaria Elly Schlein, ci sono i capigruppo Chiara Braga e Francesco Boccia e numerosi esponenti delle varie aree, come l’ex commissario Paolo Gentiloni, l’ex ministro Pd Dario Franceschini, l’eurodeputato Dario Nardella, il senatore Filippo Sensi, Nico Stumpo ex articolo Uno, Marco Sarracino, della corrente di Andrea Orlando, Stefano Bonaccini e Alessandro Alfieri, che guidano la minoranza interna di Energia popolare, che ha votato Sì al riarmo da 800 miliardi proposto da Ursula von der Leyen.

Se ci sarà la Schlein, non ci sarà Romano Prodi, che ha in agenda un impegno a Napoli preso da tempo. Presenti anche il governatore della Campania Vincenzo de Luca e l’ex segretario dem Walter Veltroni. Alleanza Verdi e Sinistra parteciperà con le bandiere della pace “contro la scelta scellerata di Ursula von der Leyen” sul riarmo europeo. Italia Viva di Matteo Renzi ha aderito “per salvare e rilanciare l’identità dell’Ue”, così come +Europa.

Molte le voci del mondo cattolico e delle associazioni impegnate sui diritti, tra cui la Focsiv, convinta che l’Europa debba essere «pace giusta», la Fondazione PerugiAssisi, i fondatori dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain e la rete di organizzazioni giovanili “Europa porta Europa”, che scenderanno in piazza «contro il ritorno dell’imperialismo e del nazionalismo, per una Ue che sia strumento di pace per l’Europa e per il mondo».

Non ci saranno il M5S – perché a detta del suo leader Giuseppe Conte, “ci sono troppe ambiguità” – e Azione di Carlo Calenda, che parteciperà a una manifestazione alternativa a piazzale Flaminio “per un’Europa forte, libera e armata”. La posizione di Calenda fa pensare alla più classica esternazione di Nanni Moretti: “Mi si nota di più se vado o se non vado?”.

 

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