domenica 24 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

DOVE VA FERRARA / Palazzi storici diventano supermercati (e appartamenti)

Ferrara, la città dei supermercati  e delle pizzerie: in Corso della Libertà ne sono spuntate due negli ultimi mesi. Non una sala o un centro per accogliere studenti, ragazzi e bambini, sulla falsariga della splendida Sala Borsa di Bologna, ma tutto ciò che esprime ormai il dilagante vivere italiano: mangiare, tavola e tavolini al centro delle sue vie, cibo, spritz, aperitivi e patatite… E giovedì aprirà un altro tempio del consumismo, in via Spadari: una Coop (nella foto)

Un’occasione mancata per dotare la città di un luogo prestigioso con una finalità di interesse pubblico per invertire una tendenza votata al superfluo (era davvero necessario un altro punto vendità in centro?) era data, ad esempio, da Palazzo Nigrelli, conosciuto anche come Palazzo Sassi, in via Palestro 64, immobile di rilevante interesse architettonico e storico, esempio di palazzo rinascimentale che conserva antiche strutture e un apparato decorativo di pregio artistico. E’ abbandonato da anni, ideale ricovero per colonie di topi.

L’edificio è situato nelle vicinanze della antica ‘Piazza Nuova’, attuale Piazza Ariostea, all’interno dell’espansione rinascimentale della città voluta dal duca Ercole I d’Este verso la fine del 1400, la cosiddetta Addizione Erculea. L’impianto dell’edificio risale infatti al XVI secolo e nelle mappe storiche il palazzo è sempre rappresentato nella attuale consistenza. Si può ritenere dunque che il palazzo non abbia subito rilevanti modifiche e abbia mantenuto le sue caratteristiche architettoniche antiche. L’edificio si sviluppa con pianta ad L su due piani oltre al sottotetto, attorno a un ampio cortile interno. Palazzo Nigrelli-Sassi, completamente da restaurare, è stato venduto all’asta a un privato. Il prezzo di assegnazione. sembra avvicinarsi al milione e 200mila euro. Quale sarà la sua destinazione? Sembra sia destinato a ospitare, una volta ultimati gli onerosi restauri, appartamenti di pregio.

Ferrara, da capitale del Rinascimento e dell’urbanistica è diventata un’enorme pizzeria e un susseguirsi di supermercati. con una percentuale alta, la più alta per abitante di tutta l’Emilia. Giovedì 12 settembre alle 9 sarà inaugurato il supermercato Coop in via degli Spadari 25 a Ferrara. I lavori per la realizzazione del nuovo negozio di Coop Alleanza 3.0, che erano cominciati ad aprile, hanno richiesto un investimento di 2,3 milioni. La nuova Coop si affianca infatti a quella di via Mazzini, inaugurata nel 2018, e troverà sede al piano terra dello storico Palazzo del Raguseo. Un immobile di grande pregio, protagonista di un profondo progetto di restauro. Il palazzo è stato autorimessa e sede dell’ Aci, dell’Ufficio Iva e di una banca, prima di finire per 12 milioni di euro a un’ immobiliare milanese.  Il Palazzo è del tardo rinascimento ferrarese con un distinto loggiato nella parte posteriore. Era dimora della famiglia Andreasi, originaria di Mantova, che frequentava la Corte di Alfonso d’Este.

A proposito di supermercati, scrive su Facebook Alfredo Valente: dati 2020 del MISE e dati Istat 2021 sulla popolazione, la provincia d’Italia con la maggiore superficie di ipermercati in rapporto agli abitanti: 20 metri quadrati ogni 100 abitanti. La media regionale è 7,5 mq/100 abitanti, quella nazionale 6,4. Alla data del 31 dicembre 2022 il numero degli esercizi commerciali nell’intera provincia di Ferrara era di 5.222. La popolazione residente in provincia di Ferrara alla data del 1/1/2023 è pari a 338.447 abitanti, meno 3.611. Nel 1/1/2022 era di 342.058.
Giovedì, saliranno quindì a cinque i punti vendita della Coop in città, punti di riferimento per la spesa di oltre 58mila soci ferraresi, che nel 2023 hanno usufruito grazie a promozioni esclusive e a quelle dedicate a tutti i consumatori, di vantaggi per la spesa pari a più di 11 milioni di euro. Così afferma il piccolo spot che accompagna la notizia dell’apertura e farla digerire ai cittadini.

 

Una doverosa osservazione: palazzi storici di grande pregio architettonico, che dovrebbero essere sottoposti a vincoli stringenti, prima deperiscono nell’abbandono, poi finiscono nelle mani di società immobiliari e di facoltosi privati s che li trasformano in supermercati o appartamenti residenziali. Nel primo caso si riducono gli spazi a disposizone dei cittadini del centro storico, nel secondo si espellono le famiglie e gli studenti unieversitari che non possono permettersi affitti stratosferici.

Ferrara non sa quindi progettare contenuti sociale e culturali per il suo grande patrimonio, ma dimostra grande abilità e scaltrezza in faraoniche campagne elettorali e in sagre di qualsiasi genere. Ora, ad esempio, si aspetta il 2025 quando la città – a giugno – ospiterà lo SpencerHill Festival, raduno internazionale dei fan di Bud Spencer & Terence Hill. Sai che emozione… non si sta più nella pelle.

 

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8 Commenti

  1. Andrea Occhiali
    Come cambia il tempo,prima c’era una banca ad ogni angolo di strada,oggi i supermercati spuntano come i funghi,mah…

  2. Francesco Franzon
    L’ho visto proprio oggi. L’ennesimo scempio. Se non sbaglio a distanza di 200 metri c’e’ gia’ un altro supermercato in via Garibaldi e uno presso ex standa.

  3. Dorianna Trentini
    Eugenia Neri non so se hai notato, ma la maggior parte dei supermercati è quasi vuota. Non c’è mai molta gente. Ma come possono restare aperti?

  4. Eugenia Neri
    Sicuramente sono troppi e per questo qualcuno dovrà chiudere. Magari aprissero invece locali come ludoteche. Proprio con me si sfonda una porta aperta 😊

  5. Costantino Bambini
    Negli ultimi otto/dieci anni, ogni apertura di un nuovo punto della GDO, stigmatizza il poco acume degli amministratori ferraresi, nel trovare soluzioni in grado di rilanciare l’economia di una città morente.
    Come si fa a vivere in un luogo abitato da anziani, con una politica fatta da incapaci che fomentano paure e alimentano ignoranza?

  6. FINALMENTE 2024
    Altro supermercato in arrivo in via Spadari, tra le Poste centrali e via Garibaldi. Ma non saranno troppi?
    Un segreto? A noi piacerebbe tanto una bella Sala Borsa, sullo stampo di Bologna, dove incontrarci, progettare, sognare, leggere, lavorare, divertirci, scrivere, tessere relazioni.
    Un punto di riferimento senza obbligo di consumazione, in questa città atomizzata, per sentirsi meno soli.

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