martedì 26 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

DUBLINO NEL CAOS / Auto in fiamme, violenze e negozi saccheggiati

L’aggressione in una scuola del centro di Dublino da parte di un  uomo che ha ferito a coltellate tre bambini e una maestra ha provocato la violenta reazione di attivisti dell’estrema destra irlandese che hanno messo a ferro e fuoco la città incendiando auto e saccheggiando negozi. Una notte di caos. (Foto rilanciata da Conor McGregor su X)

A SCUOLA. Una bambina di cinque anni rimane in condizioni critiche dopo l’aggressione di ieri nel cuore di Dublino da parte di un uomo che ha accoltellato tre bambini e una insegnante all’uscita dell’istituto scolastico Mhuire, nella centralissima Parnell Square. Una bimba di sei anni ha riportato ferite alla testa e dovrebbe essere sottoposta a un intervento chirurgico. Un altro bambino, di cinque anni, è stato dimesso dall’ospedale. L’insegnante – trentenne – resta ricoverata in condizioni definite serie.

L’aggressione si era consumata nel primo pomeriggio, dopo la fine delle lezioni. Stando al racconto di chi ha assistito al raid, un uomo armato di coltello, un 50enne, si è scagliato dapprima contro una donna – “un’insegnante eroina” di poco più di 30 anni, nella descrizioni riprese dai media -, poi contro tre bambini attorno ai 6 anni d’età. Finché non è stato circondato e atterrato ancor prima dell’arrivo degli agenti che, nel giro di qualche minuto, lo hanno preso in custodia.

Una delle piccole vittime, una bimba, e la maestra intervenuta per cercare di fare da scudo, hanno riportato ferite definite “gravi” dai medici. Anche gli altri due scolari sono stati ricoverati, ma in condizioni meno preoccupanti. Mentre l’individuo identificato come l’assalitore – sulle cui generalità e origini etniche o religiose la polizia mantiene per ora lo stretto riserbo tradizionale iniziale della procedura anglosassone, sostenendo di non voler alimentare “illazioni” – a sua volta è piantonato in ospedale, in stato d’arresto: secondo l’Irish Times online, si sarebbe auto-inferto alcune ferite.

La polizia ha inizialmente accantonato una possibile pista terroristica ma poi ha precisato di non voler escludere a priori “alcun movente” e di non confermare a stasera come certa né la versione del possibile raptus di uno squilibrato, né quella d’un attacco motivato da un qualche delirio personale.

LA CAPITALE NEL CAOS. Proteste e scontri sono scoppiati in serata nella capitale irlandese, la polizia ha confermato che a scatenare le proteste sono stati gruppi di estrema destra. Scene violente si sono verificate nel centro della città, con un’auto della polizia e un tram incendiati e agenti aggrediti. I media locali hanno scritto che alcuni manifestanti hanno scandito slogan anti-immigrazione. La polizia ha messo in guardia contro la “disinformazione” relativa a voci diffuse sui social media circa la nazionalità del sospetto aggressore.

Come molto spesso accade, razzismo, xenofobia e delinquenza comune si accompagnano: vicino a O’Connell Bridge, sul fiume Liffey, le fiamme si sono alzate da un’auto incendiata e da un autobus, mentre la folla irrompeva nei negozi e saccheggiava le merci in una delle principali vie dello shopping della città.

Il ministro della Giustizia Helen McEntee ha detto che le scene nel centro della città, compresi gli attacchi alla polizia, “non possono e non saranno tollerate” e ha promesso di agire. Il presidente Michael Higgins, ha commentato: “Il fatto che questo terribile incidente venga utilizzato o abusato da gruppi con un’agenda che attacca il principio di inclusione sociale è riprovevole e merita la condanna da parte tutti coloro che credono nello Stato di diritto e nella democrazia”.

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