La Topolino è una macchina da città, per guidarla basta il patentino per i motocicli e avere più di 14 anni: è sviluppata sulla base della Citroën Ami, sono prodotte nello stesso stabilimento in Marocco.
La 600 è invece un’utilitaria, anch’essa elettrica, prodotta in Polonia, può percorrere fino a 600 chilometri in città con una carica completa, è lunga 4 metri e 17 e segna il ritorno di Fiat nel cosiddetto segmento B.
Un richiamo al passato, ma con l’obbiettivo “di giocare un ruolo importante nella mobilità del futuro” ha detto Elkann che ricordato anche i piani del gruppo per Torino: il polo per la ricerca e il centro di sviluppo delle batterie.
Le nuove auto saranno prodotte all’estero, e ciò ha destato qualche malumore nel sindacato, ma gli stabilimenti italiani di Stellantis (Melfi, Pomigliano, Mirafiori e Atessa) “hanno già i loro prodotti o li avranno secondo i piani previsti”, ha rassicurato l’amministratore delegato di Fiat, Olivier François: “In due anni abbiamo reso Fiat più profittevole e più globale che mai. Fiat è diventato il marchio Stellantis numero 1 per volumi ed è leader nei tre principali mercati: Italia, Brasile e Turchia”