Clone Robotics, azienda polacco-statunitense, ha presentato Protoclone, il primo essere umano sintetico progettato per replicare la struttura muscolo-scheletrica dell’uomo. Il mondo della robotica umanoide sta facendo passi da gigante, con aziende come Tesla, Figure AI e Unitree Robotics impegnate nella creazione di assistenti robotici sempre più avanzati. Tuttavia Clone Robotics si distingue per un obiettivo ancora più ambizioso: sviluppare androidi che siano indistinguibili dagli esseri umani.
@clonerobotics/X
Clone Robotics – si legge in internet – è una società polacca con diramazioni negli USA, il cui ideale di robot è tratto dalla nota serie Westworld, da cui ha ricavato ispirazione per lo sviluppo dei suoi umanoidi. Fondamentale, a tal fine, la riproduzione del sistema muscolo-scheletrico in modo più fedele possibile al corpo umano.
Il loro ultimo progetto, Protoclone, è stato presentato come “il primo essere umano sintetico”, suscitando curiosità ma al tempo stesso inquietudine. Protoclone è un androide dall’aspetto iperrealistico, progettato per replicare con estrema fedeltà la struttura muscolo-scheletrica umana. Il suo corpo bianco, con muscoli artificiali ben definiti e un volto nascosto da una maschera nera, ricorda i robot della serie TV Westworld, alla quale gli stessi sviluppatori dichiarano di essersi ispirati.
Nel video di presentazione il robot appare sospeso, eseguendo movimenti fluidi con gambe e braccia. Clone Robotics ha rivelato che l’androide possiede oltre 200 gradi di libertà di movimento, più di 1.000 miofibre muscolari e oltre 200 sensori, rendendolo un sistema estremamente sofisticato.
La sua struttura non si limita a simulare l’estetica umana, ma include un complesso sistema di organi sintetici che riproducono funzioni scheletriche, muscolari, vascolari e nervose. L’obiettivo dell’azienda è rivoluzionare il settore della robotica umanoide, creando macchine capaci di svolgere attività quotidiane come cucinare, pulire e interagire con gli esseri umani in modo naturale. Per questo, Clone Robotics prevede di rilasciare 279 unità di Clone Alpha nel 2025, una versione avanzata progettata per l’assistenza domestica.
Protoclone di Clone Robotics è un robot umanoide che sembra fantastico, ma che fa anche tanta paura. Ci ha sbloccato una nuova angoscia. Con il video del suo Protoclone, un robot umanoide che punta a muoversi come un umano, l’azienda polacco-statunitense sembra aver fatto centro nell’attirare l’attenzione di potenziali investitori – scrive Manolo De Agostini sul canale Scienza e Tecnologia di Hardware Upgrade – La creazione di androidi così simili agli esseri umani solleva inevitabilmente interrogativi etici e psicologici. Il fenomeno della “Uncanny Valley”, teorizzato dal professor Masahiro Mori nel 1970, descrive la sensazione di disagio che le persone provano di fronte a robot troppo realistici.
Quando un androide si avvicina troppo all’aspetto umano senza essere perfettamente identico, il cervello umano percepisce un’anomalia che genera inquietudine. Questo aspetto potrebbe influenzare la diffusione di Protoclone e dei suoi successori, poiché non è ancora chiaro se il pubblico sia pronto ad accettare robot indistinguibili dagli umani nelle proprie case. Clone Robotics, tuttavia, sembra determinata a superare queste barriere, proponendo una nuova visione del futuro in cui umani e androidi convivono in perfetta armonia.