E’ arrivato l’anticiclone africano Scipione con la prima ondata del 2023 di caldo estivo sull’Italia. Bel tempo e temperature in forte risalita, mediamente fino a 10-12°C superiori alle medie, con picchi di 43°C su alcune regioni. La fiammata africana durerà almeno fino a venerdì 23. Poi, purtroppo, sono previsti forti temporali. Il rapporto sul clima ci dice che l’estate scorsa è stata in assoluto la più calda mai registrata in Europa.
Giovedì sarà la giornata più calda della settimana e per il momento anche dell’estate. Al nord termometri a 34-36°C, al centro e soprattutto Sardegna 35-37°C, anche al sud valori nelle zone interne prossimi alla “soglia febbre”. I fatidici 40° potrebbero essere toccati in alcune zone interne della Sardegna, della Puglia e occasionalmente Sicilia.
Le città costiere e le spiagge gioveranno dell’effetto mitigante del mare e delle brezze. Sulle Alpi primo superamento della quota 4.000 metri e localmente 4.500 metri per lo zero termico, molta neve primaverile, non consolidata come se fosse venuta in inverno, fonderà, facendo affiorare alcune parti dei ghiacciai. Venerdì il gran caldo e una modesta infiltrazione instabile potrebbero favorire l’innesco di forti temporali di calore nel pomeriggio sulle Alpi e anche in sconfinamento in pianura al nord.
Il rapporto Stato del clima in Europa 2022 (Wmo – Organizzazione meteorologica mondiale – e Copernicus – Servizio Ue di osservazione della Terra) ci dice, intanto, che l’anno scorso la temperatura media nel nostro continente è stata di 2,3 gradi sopra i livelli pre-industriali (1850-1900, dal 1980 l’Europa si è riscaldata il doppio della media globale.
Che cosa dice ancora il Rapporto? Che “il cambiamento climatico sta imponendo un notevole sacrificio a livello umano, economico e ambientale. Il 2022 è stato caratterizzato da condizioni di caldo estremo, siccità e incendi. Le temperature della superficie del mare in tutta Europa hanno raggiunto nuovi massimi, accompagnati da ondate di calore marino. Inoltre, lo scioglimento dei ghiacciai è stato senza precedenti”.
Secondo il database delle situazioni di emergenza, i rischi meteorologici, idrologici e climatici che si sono verificati in Europa nel 2022 hanno colpito direttamente 156mila persone e provocato 16.365 morti a causa delle ondate di calore. Dal 1980, i disastri meteorologici (ondate di calore, inondazioni e altri fenomeni collegati) hanno provocato la morte di 195mila persone. Sono dati diffusi dall’Agenzia europea dell’ambiente.
Non manca però un segnale di speranzA: l’anno scorso in Europa, per la prima volta, l’energia solare ed eolica insieme hanno prodotto più elettricità (22,3 per cento) del gas fossile (20 per cento).
L’ Accordo di Parigi prevede che il riscaldamento globale rimanga sotto i 2 gradi dai livelli pre-industriali, e possibilmente entro 1,5 gradi. Secondo la Wmo, la temperatura media globale nel 2022 è arrivata a 1,15 gradi sopra la media.
E l’Italia? Il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato nel nostro Paese, da quando ci sono rilevazioni scientifiche, dalla seconda metà dell’Ottocento. Il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato anche in Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Svizzera e Regno Unito. Per l’intera Europa, l’estate 2022 è stata la più calda in assoluto mai registrata.
Il rapporto di WMO e Copernicus cita 40 eventi estremi che si sono verificati nel 2022 le cui cause sono riconducibili alla crisi climatica. Tra questi, vengono annoverate l’alluvione che ha colpito le Marche a metà di settembre, i 40 gradi rilevati alla centralina di Roma Urbe il 27 giugno, i nubifragi che hanno colpito diverse regioni il 18 agosto, con chicchi di grandine da 8 centimetri di diametro. Alle quali è utile aggiungere la siccità che ha colpito diverse regioni tra la fine dello scorso e l’inizio di quest’anno. Ai quali va aggiunta, diciamo noi, l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna alcune settimane fa provocando vittime e danni ingenti.
Inoltre, tra il 1997 ed il 2022 i ghiacciai europei hanno registrato una perdita di volume pari a 880 chilometri cubici. Le Alpi sono le più colpite con una riduzione dello spessore dei ghiacciai pari a 34 metri.
VIDEO Sugli effetti del cambiamento del clima Daylymotion.com ha realizzato Maltempo e natura: un video sui 10 eventi più scioccanti del 2022 in varie parti del mondo, diffuso in Rete da Meteored. (Alcune informazioni sono state attinte da Meteored, Wired Italia, Il meteo.it)
La medicina ambientale: aumentano i rischi. L’ondata di caldo associata alle forti piogge dei giorni scorsi rappresenta un fattore di rischio per la salute, reso ancor più elevato dal determinarsi di condizioni che favoriscono l’invasione sul territorio di insetti quali zecche e zanzare. L’allarme arriva dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) che invita la popolazione ad assumere comportamenti corretti per tutelare la propria salute.
“Il repentino innalzamento delle temperature in tutta Italia giunge dopo giorni di intense piogge che hanno fatto crescere e sviluppare a ritmo molto veloce la vegetazione anche nelle aree urbane – spiega il presidente Alessandro Miani su insalutenews.it – Si sono così create le condizioni ottimali per il proliferare di insetti quali zecche, cavallette e zanzare tigri, che trovano il loro habitat naturale sia nella parte terminale della vegetazione, come le fronde di alberi e piante che scendono verso il basso, sia nell’erba incolta. Animali che sono attratti dall’anidride carbonica che emettiamo con la respirazione, e che attraverso morsi e punture possono essere vettori di malattie virali o batteriche anche serie”.
“In tale contesto è necessario quindi adottare comportamenti corretti per limitare rischi sanitari e difendersi dall’invasione di insetti: sono ad esempio da evitare pic-nic in aree dove l’erba è incolta; all’aperto è consigliabile indossare indumenti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo (pantaloni, camicie a maniche lunghe, gonne lunghe, calze) e applicare sulle parti esposte prodotti insettorepellenti”, prosegue Miani.
CONSIGLI. La SIMA ha diffuso una guida con i consigli pratici per difendersi dalle temperature elevate e tutelare la salute:
Evitare di esporsi al caldo e al sole diretto e uscire di casa solo nelle ore più fresche.
Assicurare un adeguato ricambio di aria in casa e agevolare la ventilazione naturale.
Mantenere le stanze fresche schermando le finestre esposte al sole (utilizzando tapparelle, persiane, tende…).
Chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte).
Fare bagni e docce frequenti e con acqua tiepida.
Assumere almeno 3 litri di acqua durante la giornata, evitare alcolici e preferire cibi che
contengono molta acqua, come frutta e verdura.
Quando si esce di casa, proteggere gli occhi con occhiali da sole e prevenire scottature con creme solari ad alto fattore protettivo.
Evitare l’attività sportiva all’aperto nelle ore più calde.