Al Grisù assemblea della coalizione promossa da La Comune che vede Anna Zonari come candidata sindaca. E’ appoggiata dal Partito socialista, da Sinistra Italiana, +Europa, verdi e da una frangia dem che fa riferimento a Saterizle.
Intervento davanti a un pubblico di sostenitori per annunciare la sua candidatura a sindaca e per raccontare la discesa in campo e la sua proposta definita nuova, a partire dal metodo e da un programma di governo chiaro. ” Sono convinta che una donna sindaca possa fare la differenza”. Mi voterà chi vuole cambiare davvero, compresi tanti ferraresi che hanno smesso di votare, che sono stati abbandonati dalla vecchia politica.
“Mi pare importante – ha aggiunto – ricostruire il percorso che La Comune ha svolto da settembre a oggi. Siamo partiti da due assunti di base: l’importanza che sia la società civile, il mondo del volontariato sociale e culturale e la parte attiva della cittadinanza che conosce il territorio e le comunità di persone, i problemi, ma anche le risorse, a confrontare le proprie idee, indicare i programmi per una Ferrara all’altezza delle grandi sfide del nostro tempo, e l’importanza del metodo partecipativo, che ha coinvolto non solo la società civile, ma è sempre stato aperto a tutto il tavolo dell’alternativa, i cui rappresentanti hanno potuto dare il proprio contributo attivo.
La candidatura è nata quindi all’interno del percorso di metodo che mira a cambiare il modo di fare politica. “Quando siamo partiti non pensavo a questa possibilità. All’interno dell’area de La Comune si era pensato ad altri nominativi, di persone molto in gamba e competenti, ma i diretti interessati non hanno dato la loro disponibilità a candidarsi. Prima di Natale, dopo alcuni giorni di riflessione personale non facile e non a cuor leggero, ho scelto di fare un passo avanti, di metterci la faccia, la passione e la speranza. Abbiamo fatto sondaggio fatto girare tramite email ai partecipanti agli incontri e circa 120 persone hanno risposto: l’85% si è dichiarato favorevole alla mia candidatura. E così, eccomi qua. Qualcuno mi ha detto: “Ma ti tiè mata, ma chi te lo fa fare?”.
I punti del programma vertono su cinque sfide: decarbonizzazione, che vuol dire transizione energetica, riduzione del consumo di suolo, rigenerazione urbana, biodiversità, sistemi produttivi e sociali sostenibili. Poi mobilità e rigenerazione urbana e i beni comuni come l’acqua oggi in mano al privato, lo spegnimento di uno dei due inceneritori e la pubblicizzazione dei rifiuti urbani.
Inoltre la cultura e lo sfruttamento degli spazi pubblici in favore dei giovani e degli artisti, Infine il welfare di comunità, diritti e cittadinanza che caratterizzino Ferrara come una città sicura e a misura di fragilità umane, impegnata nella riduzione delle diseguaglianze e delle discriminazioni, che promuova la pace, la non violenza,e che garantisca i diritti di cittadinanza e a non essere discriminati per provenienza culturale, di genere, orientamento sessuale e religioso.”
FOTO di Valerio Pazzi per Periscopio (sito)