Putin all’87,35% dei voti è un record. La percentuale, sulla base di conteggi ancora parziali, è stata comunicata in serata dalla Commissione elettorale centrale.
I dati, dopo lo scrutinio del 24,4 per cento delle schede, sono stati rilanciati dall’agenzia di stampa Novosti e da altri media di Mosca. Secondo, con ampio distacco, Nikolaj Kharitonov, che avrebbe raccolto finora il 3,8 per cento dei consensi. Novosti ha sottolineato che “il risultato ottenuto da Putin da è da record nella storia della Russia contemporanea”. Nel 2018 il presidente era stato eletto con il 76,69 per cento dei voti, nel 2012 con il 63,6.
A Milano, al consolato russo, lunga coda dei residenti in Italia con diritto di voto. Tra le persone presenti in strada c’è chi sosteneva Putin e chi si dichiarava apertamente ostile al presidente. Diversi i battibecchi, soprattutto intorno alle 12, orario in cui è stata convocata la protesta pacifica “Mezzogiorno contro Putin” nel nome del dissidente Aleksej Navaly.
Una giovane donna si è presentata con un cartello con la scritta ‘Ucciso dal regime di Putin’ e la foto di Navalny al centro. “Sono contro Putin e sono qui per Navalny. Non voglio più vedere un assassino al potere” ha detto un’altra ragazza con in mano un cartello con la scritta in inglese ‘Putin deve essere punito. È un assassino. Libertà per tutti i prigionieri politici’.
“Sono qui anche per vedere le persone come me. Siamo più dei putinisti. Loro sono tanti, ma noi di più” ha aggiunto. “Putin è un assassino” ha convenuto un altro gruppo di donne, che ha anche improvvisato cori estemporanei conto Putin. Dall’altra parte c’è stato anche un coro che ha apertamente inneggiato a Putin.