Il Washington Post ha deciso di non appoggiare nessun candidato alle presidenziali. Il Post è uno dei principali quotidiani americani e questo fatto segna una clamorosa rottura con una tradizione che durava da 36 anni. La decisione segue una scelta simile fatta dal Los Angeles Times, che ha scelto di non appoggiare un candidato per evitare di provocare chi ha già detto, Donald Trump, che se sarà eletto punirà chi si è schierato contro di lui.
LE STAR E 80 PREMI NOBEL APPOGGIANO LA CANDIDATA DEM
(dalla Voce di New York) — Parata di stelle per Kamala Harris. La vicepresidente terrà ad Atlanta un comizio elettorale pieno di star con l’ex presidente Barack Obama. Accanto a loro sul palco “The Boss” Bruce Springsteen, il regista Spike Lee, l’attore Samuel L. Jackson e l’intrattenitore Tyler Perry. Domani sarà a Houston, in un comizio che sarà incentrato sui diritti all’aborto. Con lei ci saranno oltre a pringsteen anche Beyoncé e Willie Nelson. Fino ad ora, oltre a 33 milioni di americani hanno già votato per posta o di persona grazie alle aperture anticipate dei seggi nei vari Stati.
L’ex presidente Donald Trump invece è volatoi prima in Arizona, a Tempe, e poi a Las Vegas, in Nevada. Questa mattina nel corso di una intervista con Hugh Hewitt, un conduttore radiofonico conservatore, ha detto che gli basterebbero solo “due secondi” per licenziare il procuratore speciale Jack Smith, lo special counsel che sta svolgendo le indagini federali sull’assalto al Congresso del 6 gennaio e sui dossier top secret portati via dalla Casa Bianca e nascosti a Mar A Lago.
Nel corso dell’intervista ha definito il Town Hall della vicepresidente Kamala Harris trasmesso dalla CNN: “la sua peggiore performance”. Trump ha poi definito i suoi oppositori politici “rozzi, maleducati e cattivi”, e ritornando alla vicepresidente ha ribadito che Kamala Harris “Non ha intelligenza. Non ha niente, non ha niente, e non puoi avere un leader così”.
Ritornando a parlare dei democratici ha detto che “Sono persone cattive, sono persone sporche, hanno trasformato il governo in un’arma, hanno trasformato tutto in un’arma e in realtà mi hanno reso più popolare”. A proposito del suo stile rozzo Trump lo ha attribuito ad “un tipo di personalità”, aggiungendo che pensa “di essere una brava persona” e che con lui il partito repubblicano tornerà ad essere un partito dei duri.
Ieri sera a Duluth, in Georgia, in un comizio accanto all’ex presidente è intervenuto Tucker Carlson, l’ex stella di Fox News, licenziato per le bugie delle elezioni truccate che sono costate centinaia di milioni di dollari in risarcimenti danni al network televisivo di Murdoch. Carlson che dopo aver detto che il partito Democratico è composto da “uomini deboli e donne arrabbiate, ha invocato “sculacciate di papà Donald alla figlia disobbediente Kamala.” Un discorso pieno di commenti denigratori sulle donne in cui, tra l’altro, ha definito l’ex parlamentare Liz Cheney “la piccola figlia irrequieta di Dick Cheney”.
MOLESTIE. E sono le donne la spina nel fianco dell’ex presidente, anche se fino ad ora è uscito quasi indenne dagli scandali e dai processi che avrebbero distrutto la carriera politica di ogni altro politico. Una ex modella, Stacey Williams lo ha accusato di averla molestata nel 1993 alla Trump Tower in “gioco perverso” in cui prendeva parte anche Jeffrey Epstein. Il Guardian, che ha fatto le rivelazioni, scrive che Stacey Williams, che ha lavorato come modella professionista negli anni ’90, ha affermato di aver incontrato Trump per la prima volta nel 1992 ad una festa di Natale presentatogli da Jeffrey Epstein, morto in carcere nel 2019 dove stava scontando una pena per traffico sessuale. All’epoca Epstein e la donna si frequentavano e nella primavera del 1993, lui la portò alla Trump Tower. Pochi minuti dopo il loro arrivo, ha raccontato Williams, si presentò Trump, che cominciò a palpeggiarla. Accuse smentite dalla campagna elettorale di Trump, che le ha negate affermando che Stacy Williams è un’attivista democratica. “È una storia falsa inventata dalla campagna di Harris”, è stato detto.
Donald Trump, dopo che Biden ieri aveva affermato che avrebbe voluto vedere il suo predecessore in prigione, lo ha accusato di “interferenza elettorale”. Ieri sera Biden aveva detto di Trump: “Dobbiamo rinchiuderlo”, e poi aveva rapidamente corretto l’affermazione affermando che intendeva dire “politicamente rinchiuderlo”.
Il governatore del Minnesota Tim Walz, compagno di corsa della Harris, sta conducendo una campagna in tutta la Carolina del Nord, con tappe a Greenville, Wilmington e Durham. Oggi oltre 80 premi Nobel americani per la fisica, la chimica, la medicina e l’economia hanno firmato una lettera aperta in cui sostengono Kamala Harris, definendo “l’elezione presidenziale più importante da molto tempo, forse di sempre, per il futuro della scienza e degli Stati Uniti”.
Infine il Dipartimento di Giustizia ha avvertito Elon Musk, il miliardario e alleato di Trump, che il suo “regalo” da 1 milione di dollari potrebbe violare le leggi elettorali. America PAC ha lanciato questa iniziativa promozionale per gli elettori registrati che firmano una petizione. Un fatto questo che potrebbe essere illegale.
* La Voce di New York