di Claudia Zamorani
— A teatro, cinema e concerti con la ricetta del medico. La cultura è una medicina che fa bene alla salute. Per questo motivo gli spettacoli li prescrive il medico con tanto di ricetta con esenzione dal pagamento, o quasi. E’ la bella iniziativa di welfare culturale per bambini e famiglie ‘Sciroppi di teatro’ della Fondazione teatrale Ater dell’Emilia Romagna, che parte dal presupposto che la cultura faccia bene alla salute, al pari di sciroppi e medicine.
I pediatri prescrivono la somministrazione di questo straordinario farmaco, le farmacie staccano tagliandi che corrispondono ai biglietti che hanno un prezzo calmierato di 2 euro per ogni bambino e per ciascun accompagnatore, che potranno in questo modo assistere a 3 dei 79 spettacoli delle 42 compagnie in cartellone in Emilia Romagna in 27 teatri di 25 Comuni aderenti (purtroppo Ferrara non figura) in programma da metà gennaio 2023 con il coinvolgimento di 167 pediatri e 289 farmacie.
Una lodevole iniziativa che dovrebbe essere estesa a tutti, non soltanto ai bambini. Di cultura dovremmo poterci cibare ogni giorno, come fosse pane, perché fa bene alla salute, alla mente, alle relazioni, all’anima. Di spettacoli dal vivo, mostre, teatro, cinema, di musica ce n’è un gran bisogno in questi tempi fluidi e solitari postmoderni, ma diciamocelo, costano parecchio, specie se il biglietto da staccare non è uno solo. Andare con la famiglia a nutrirsi di cultura è diventato un lusso.
Per una mostra o un cinema una famiglia di 4-5 persone sfiora i 50 euro, riduzioni già annesse. Non parliamo di teatro e concerti: lusso puro, come diamanti, e così vengono derubricati a premio per qualche occasione speciale. Non rimane che Netflix, non è la stessa cosa ma almeno è accessibile e popolare, mentre le sale rimangono vuote o riservate a pochi, perché le spese sono tante e i conti a fine mese devono tornare tra mutui, bollette, rette scolastiche, spese alimentari, benzina e trasporti.
Urge medico di base che prescriva cultura con esenzione per tutti. La nostra comunità ‘Finalmente 2024’ proporrà biglietti unici famigliari (e non a testa a persona) per cultura, divertimento, mostre, cinema, teatro, attività di recezione.
A proposito di salute, qualcuno potrebbe girare a De Pascale per favore? La cultura fa bene alla salute e al ben-essere: che la prescrivesse il medico di base con tanto di ricetta medica ed esenzione perché sia garantita a tutte e a tutti, non solo a chi se la può permettere. E che venga per questo annoverata tra i livelli essenziali di assistenza.
Ridere, pensare, avere relazioni fa bene alla salute di corpo e anima, e previene l’insorgere di malattie fisiche e mentali. Chiamatela, se volete, felicità. O, se preferite, benessere o valore pubblico.
Se De Pascale, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regioone Emilia Romagna, potesse inserirla nel programma, grazie.
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