Un investimento senza precedenti per il welfare dell’Emilia Romagna: +50% di risorse stanziate a bilancio per favorire il percorso formativo degli studenti con disabilità, +42% per i centri estivi, +36% per i nidi, + 49% per i centri per le famiglie. È l’impegno della Giunta regionale per sostenere i più giovani, le donne e i nuclei familiari previsto nel bilancio 2025 che viale Aldo Moro si appresta a varare e che caratterizzerà gli obiettivi di mandato dei prossimi cinque anni. Nel piano, che destina 20 milioni di euro in più al welfare, sono previsti, tra l’altro, l’ostetrica a domicilio, centi estivi e aiuti e sostegno alle coppie in crisi.
Passano da 12 a 18 milioni di euro le risorse annue per sostenere il processo formativo dei ragazzi con disabilità e da 7 a 10 milioni le iniziative realizzate in estate per favorire la socializzazione di bambini e bambine. Per l’infanzia e l’adolescenza sono previsti 15 milioni di euro per potenziare i servizi educativi tra 0 e 3 anni, un aumento da 28 a 30 milioni di euro delle risorse per ridurre i costi delle rette dei nidi a carico delle famiglie e da 2 a 3 milioni di euro per i servizi a sostegno della genitorialità.
I numeri e linee strategiche del piano famiglia sono stati illustrati stamani nella sede della Regione Emilia dall’assessora a Scuola, Welfare, Terzo settore e Politiche per l’infanzia, Isabella Conti (nella foto), prima in Commissione poi in conferenza stampa.
Previsti tre appuntamenti per fare il punto, ogni anno, sugli effetti delle politiche messe in campo e diffondere le buone pratiche: a partire da maggio, con la prima edizione degli Stati generali dell’infanzia e dell’adolescenza, poi a giugno con il Terzo settore e a ottobre con un grande evento sulla scuola e l’educazione.
“Uno stanziamento straordinario e senza precedenti per continuare, non solo ad assicurare, ma anche a rafforzare e a migliorare il welfare dell’Emilia-Romagna che da sempre è un fiore all’occhiello della nostra comunità, anche grazie al Terzo settore – ha sottolineato Conti-. E per farlo, oltre a nuovi progetti e obiettivi, incrementiamo fortemente le risorse a bilancio, perché quando si parla di istruzione, infanzia, servizi alle famiglie, si parla della qualità della vita e della crescita di un territorio, sia da un punto di vista sociale che economico. Ogni euro investito oggi sui bambini, sui giovani, sulle famiglie ritorna domani moltiplicato in termini di sviluppo e benessere per la collettività. Per garantire l’accesso a un sistema educativo di qualità, indipendentemente dalle condizioni economiche, sociali o territoriali, servono risorse e a questo guarda la manovra finanziaria della Regione, necessaria per mantenere la sostenibilità del sistema, messo fortemente a rischio, ma anche per offrire agli emiliano-romagnoli servizi migliori – ha aggiunto Conti -. Sempre più bambini devono poter frequentare i nidi e i centri estivi per socializzare e formarsi dal punto di vista educativo e didattico, e la scuola deve essere uno spazio della comunità sicuro e moderno tutto il giorno per tutti i giorni dell’anno. Contrastare lo spopolamento delle aree svantaggiate e garantire un futuro alle persone con disabilità sono altri obiettivi che perseguiremo attraverso un approccio integrato e multidisciplinare, coinvolgendo famiglie, scuole, comunità, Terzo settore”.
Sarà incrementato il fondo regionale in favore di Comuni e Unioni per sostenere il processo formativo di ragazzi con disabilità, favorendo la transizione scuola-lavoro o scuola-università. Si passerà da 12 a 18 milioni di euro di risorse annue previste a bilancio, con una crescita del 50%.
Per sostenere l’edilizia scolastica è in via di definizione il nuovo piano per la costruzione e la riqualificazione di edifici sicuri, a basso consumo energetico ed emissioni zero che distribuisca ai Comuni i finanziamenti statali per il triennio 2025-2027.
Confermata la ferma contrarietà al ridimensionamento scolastico previsto dal ministero: la Regione sarà in prima linea per preservare le autonomie scolastiche e rafforzarne la presenza nelle aree montane e interne a rischio spopolamento. Sempre per questi territori svantaggiati, compresi quelli alluvionati, saranno potenziate le risorse per il diritto allo studio, con particolare attenzione agli studenti provenienti da famiglie a basso reddito.
Per aumentare i posti nei servizi educativi tra 0 e 3 anni saranno stanziati 15 milioni di euro, con un aumento del 36% rispetto al passato (erano 11 milioni nel 2024). Aumenteranno anche le risorse per ridurre i costi delle rette a carico delle famiglie, che passeranno da 28 a 30 milioni di euro con una crescita del +7%.
I centri per le famiglie potenzieranno il sostegno alla genitorialità. Saranno sempre più luoghi destinati all’ascolto, alla consulenza educativa e psicologica e all’orientamento sia per i preadolescenti e gli adolescenti che per i loro i genitori. La rete dei centri sarà qualificata e sviluppata con un aumento degli investimenti complessivi del 50%: si passerà da 2 a 3 milioni di euro.
Per favorire la crescita demografica, problema cruciale a livello nazionale, l’obiettivo è di varare nel corso della legislatura una legge per la natalità e per le politiche famigliari che includa strumenti innovativi di sostegno alla genitorialità e misure trasversali per le famiglie.
Altro impegno assunto dalla Giunta regionale, rendere gratuito e universalistico il sistema educativo 0-6 anni azzerando le liste d’attesa e implementando l’offerta educativa nelle aree montane e periferiche.
L’assessorato, di concerto con il sistema sanitario regionale, vuole inoltre potenziare i servizi territoriali di supporto alle madri e ai neonati nei primi mille giorni di vita attraverso, per esempio, il rafforzamento dei servizi ostetrici territoriali volti a fornire assistenza domiciliare nei giorni post partum.
Il 23 maggio al Tecnopolo Manifattura di Bologna si terrà la prima edizione degli Stati generali dell’infanzia e dell’adolescenza, evento focalizzato sulle azioni amministrative da attuare per il benessere delle generazioni future. Si affronterà in particolare il tema del rapporto con il digitale. Altri settori che si intende potenziare sono l’educazione alla sostenibilità, all’affettività, alle diversità e alla legalità.
Gli Stati generali dell’infanzia e dell’adolescenza diventeranno un appuntamento annuale, come pure un grande forum sulla scuola e l’educazione: un’occasione di discussione e dialogo tra parti sociali, famiglie, scuole, previsto per la fine di ottobre 2025. Mentre a giugno, a Bologna, si svolgerà un evento, che avrà anch’esso cadenza annuale, interamente dedicato al Terzo Settore per condividere le buone pratiche e confrontarsi con gli esempi di altri Paesi.