giovedì 19 Dicembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

GIUNTA EMILIA / Dem di Ferrara esclusi, pagano il disastro delle comunali

Ferrara fuori dalla giunta regionale presentata ieri dal neopresidente Michele De Pascale. Il segretario provinciale del Pd, Nicola Minarelli, si è detto insoddisfatto delle scelte che vedono l’esclusione di Paolo Calvano e di Marcella Zappaterra. Il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, non  si lascia sfuggire l’occasione per parlare di una città “pedina nel triste gioco politico del Pd” e chiede a de Pascale di mantenere gli impegni presi in campagna elettorale e di tenerla quindi in considerazione. Ferrara per la prima volta nella storia fuori dalla giunta regionale è la conferma di una irrilevanza nel centrosinistra. Per il territorio che avrebbe bisogno di rappresentanza in virtù delle forti fragilità che lo caratterizzano, è, inutile negarlo, uno smacco.

Paolo Calvano, assessore regionale uscente con la delega al Bilancio, sarà consigliere regionale, così come lo sarà Marcella Zappaterra. I primi a essere “scottati” dallo smacco subito sono proprio i dem che parlano per bocca del segretario provinciale, Nicola Minarelli (foto sotto): “Siamo assolutamente insoddisfatti del fatto che Ferrara non abbia una rappresentanza in giunta regionale. Il Pd ferrarese ha raggranellato un risultato al di sopra delle aspettative alle ultime regionali”. Tuttavia, nel giudizio di De Pascale, è possibile che abbiano inciso più fattori, tra i quali non bisogna trascurare le due pesanti sconfitte alle amministrative, figlie di campagne elettorali fallimentari.

Una lettura delle scelte di de Pascale arriva dal sindaco Alan Fabbri che sul Resto del Carlino dichiara: “Temo che la scelta di escludere Ferrara dalla giunta – spiega – possa essere letta come un segnale verso il Pd ferrarese, già in passato poco considerato, specialmente dopo la vittoria del centrodestra nel 2019, e ora del tutto escluso dai vertici decisionali a seguito del catastrofico risultato elettorale di giugno. Mi auguro, nonostante questa scelta, che il presidente de Pascale mantenga fede agli impegni presi in campagna elettorale, garantendo a Ferrara la considerazione che merita. Ferrara non può continuare ad essere trattata come una pedina in un triste gioco politico del Pd, una realtà che denuncio da anni e che, dopo queste nomine, sta diventando sempre più evidente”. Anche il vicesindaco Alessandro Balboni, sempre sul Carlino, dice la sua. “Auspicavo – dice – che almeno uno dei due rappresentanti ferraresi del Pd eletti, potesse ricevere un ruolo in Giunta. Ferrara avrebbe avuto un filo diretto con la Regione per portare avanti i dossier urgenti: infrastrutture, Zls, petrolchimico e crisi aziendali.

La nuova giunta dell’Emilia-Romagna.  Michele de Pascale, ha presentato gli assessori che lo accompagneranno nei prossimi cinque anni di mandato. “Mi pare che la giunta sia molto rosa” ha affermato de Pascale in risposta a chi gli chiedeva della scelta di assegnare la vicepresidenza a Vincenzo Colla e non a una donna. Una squadra a maggioranza femminile, considerando la sottosegretaria alla Presidenza Manuela Rontini, che presenta due donne in deleghe di peso: Isabella Conti al Welfare e la Scuola e Irene Priolo alle Infrastrutture, Trasporti e Ambiente (nella foto sopra, da sinistra).

Tra gli esclusi a sorpresa c’è  anche quello del segretario regionale del Pd, Luigi Tosiani, che poco prima aveva comunicato la rinuncia per rimanere alla guida del partito a livello locale, come confermato dallo stesso de Pascale. “Se il segretario dopo il risultato che ha fatto non è nella giunta è perché lo ha scelto lui” ha spiegato il presidente della Regione, aggiungendo, riguardo ad altre assenze della squadra, di non aver “discusso la lista con le correnti. Credo la giunta debba parlare delle cose che deve fare”. Ferrara non ha un suo rappresentante nell’esecutivo regionale.

Oltre al presidente Michele de Pascale, che ha tenuto per sé le deleghe al contrasto al dissesto idrogeologico, Difesa del suolo e della Costa, Protezione civile e ricostruzione post alluvione, questi i componenti della nuova giunta dell’Emilia-Romagna, con otto nuovi ingressi e quattro conferme rispetto a quella uscente:

Vincenzo Colla – Vicepresidente e assessore a Sviluppo economico, Green economy, Energia, Formazione professionale, Università e Ricerca, riconfermato;
Manuela Rontini – Sottosegretaria alla Presidenza, riconfermata;
Gessica Allegni – assessora a Cultura, Parchi e Forestazione, Pari opportunità, espressione dell’area Schlein;
Davide Baruffi – assessore a Programmazione strategica e Attuazione del programma, Programmazione fondi europei, Bilancio, Patrimonio, Personale, Montagna e aree interne, riconfermato;
Isabella Conti – assessora a Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia, Scuola;
Massimo Fabi – assessore alle Politiche per la salute;
Roberta Frisoni – assessora a Turismo, Commercio, Sport;
Alessio Mammi – assessore a Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca, Rapporti con la Ue, riconfermato;
Elena Mazzoni – assessora a Agenda Digitale, Legalità, Contrasto alle povertà, in quota Movimento 5 stelle;
Giovanni Paglia – assessore a Politiche abitative, Lavoro, Politiche giovanili;
Irene Priolo – assessora a Ambiente, Programmazione territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture, riconfermata;

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