Agosto, la scuola sembra lontana ma in realtà il conto alla rovescia è già iniziato per le migliaia di famiglie pronte, con i propri figli, al rientro sui banchi. I primi a sedersi nelle aule saranno gli studenti di Bolzano e Trento, rispettivamente il cinque e il nove settembre. Quindi toccherà a Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto con l’11 settembre 2024. Il giorno dopo, 12 settembre, sarà il turno di Campania, Lombardia, Molise, Sardegna, Sicilia.
Infine gli studenti di Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Puglia e Toscana faranno il loro ingresso il 16 settembre 2024. L’ultimo giorno di scuola sarà tra il 7 giugno (per quasi tutte le regioni tra cui Veneto, Umbria e Sicilia) e il 10 (per Liguria o Valle d’Aosta), il 12 il Trentino. Il 16 giugno chiuderanno i battenti le scuole del Trentino.
Tutte le scuole sono tenute a garantire il numero minimo di 200 giorni di lezione previsti a livello nazionale A livello nazionale il Ministero dell’Istruzione stabilisce alcuni criteri generali per l’anno scolastico, come la durata minima in giorni dell’anno scolastico (generalmente 200 giorni) e le date approssimative per l’inizio e la fine dell’anno scolastico, che di solito inizia a settembre e finisce a giugno. Questi criteri forniscono un quadro generale all’interno del quale le scuole devono operare.
A livello regionale, le singole Regioni hanno la responsabilità di adattare questo quadro alle esigenze e alle particolarità locali. Ciò significa che ogni Regione stabilisce le date precise di inizio e fine delle lezioni e può inserire nel calendario delle pause per festività locali o eventi particolari. Questa flessibilità consente di tenere conto di fattori come le condizioni climatiche locali, le tradizioni e le festività regionali.