Dieci anni senza nemmeno una vittima. Poi, di punto in bianco, a gennaio il Texas e il New Mexico sono stati colpiti dalla più grande epidemia di morbillo degli ultimi 30 anni. E si iniziano a contare i morti: al momento, secondo quanto ha riferito il segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. (che minimizza ma senza riuscire a rassicurare medici e amministratori locali), sono due le vittime e al momento 124 i casi accertati, di cui 101 sotto i 17 anni e 41 con meno di 4 anni. Diciotto persone hanno avuto bisogno di essere ricoverati.
«È scioccante», il commento è condiviso dagli amministratori locali che si trovano disarmati di fronte a un nuovo killer silenzioso. La prima vittima, un minorenne non vaccinato, è deceduta dopo dieci giorni di ricovero. In quel momento, ha spiegato una pediatra della struttura, il suo team stava curando contemporaneamente «una ventina di bambini». Nessuno si era vaccinato, tutti dimostravano serie o gravi difficoltà respiratorie. E l’epidemia è solo agli inizi: «Durano dai due ai sei mesi. La morte è rara ma ci sono altre conseguenze possibili, soprattutto nei bambini», ha spiegato la dottoressa Catherine Troisi alla Cnn. Tra queste l’encefalite e la sordità. «Sono sicura al 100% che assisteremo a un aumento dei casi… Il Texas è sotto-vaccinato, quindi ci sono persone suscettibili».
Una stessa epidemia, due facce della medaglia. Da una parte il governatore del Texas, Greg Abbott, che ha promesso di «dispiegare tutte le risorse necessarie per proteggere la popolazione». Dall’altra lo stesso segretario alla Salute Kennedy Jr, conclamato e fiero no vax, che ha annunciato un’indagine da parte della Commissione federale per far luce sui dosaggi con cui viene somministrato il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia. E proprio il vaccino, o meglio la sua diffusa carenza nel sistema immunitario di chi popola quelle zone, è la causa maggiore degli oltre 120 casi. In quelle regioni – soprattutto South Plains e Panhandle nell’ovest del Texas – è numerosissima la comunità dei Mennoniti, chiesa anabattista che per motivi religiosi sceglie di non affidarsi alla medicina occidentale. Non c’è da sorprendersi, dunque, di fronte a un altro dato: il 14% degli under 15 in quell’area non ha ricevuto nessuna puntura per volere della famiglia. Il governo americano continua però a insistere sui suoi canali ufficiali, tentando di convincere le famiglie a sottoporre i figli alle vaccinazioni.
Durante una riunione del gabinetto Trump, Robert F. Kennedy Jr. ha minimizzato l’epidemia nel Texas, che ha ucciso un bambino. “Stiamo seguendo l’epidemia ogni giorno – ha detto il segretario alla salute – Quest’anno ci sono stati quattro focolai di morbillo. L’anno scorso in questo Paese ce ne sono stati 16. Quindi, non è insolito. Abbiamo epidemie di morbillo ogni anno”. Ha descritto le persone ricoverate in ospedale nella contea di Gaines come “principalmente per la quarantena”, anche se un funzionario locale ha detto il contrario. La dottoressa Lara Johnson, responsabile del Covenant Children’s Hospital di Lubbock, ha dichiarato alla NBC News che tutti i 20 bambini che sono stati curati finora hanno avuto problemi di respirazione e nessuno era vaccinato. (In collaborazione con Independent, Cnn, Nbc News)