lunedì 25 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

ERIKSSON / “Ho un tumore, mi resta da vivere un anno”

Sven-Goran Eriksson è gravemente malato. E’ stato lo stesso ex allenatore di Lazio, Roma e della nazionale inglese ad annunciarlo specificando che gli resta al massimo un anno di vita.

Una malattia scoperta per caso: «Ero completamente sano, poi sono crollato, sono svenuto e sono finito in ospedale. Dopo un consulto medico ho scoperto di avere avuto in ictus e che avevo già un tumore. Non so da quanto tempo, forse un mese, forse un anno. Si è scoperto che avevo il cancro ma il giorno prima avevo corso cinque chilometri. È venuto dal nulla, e questo ti sciocca. Non sento grandi dolori. Ma mi è stata diagnosticata una malattia che puoi rallentare ma che non puoi operare. Quindi è quello che è».

Dichiarazione shock di Sven-Goran Eriksson,  primo passo indietro quasi un anno fa, febbraio, lasciava il calcio per “motivi di salute”. Oggi la rivelazione: “Ho un cancro terminale, posso rallentarlo ma non operarlo. Mi resta da vivere un anno”. Lo svedese, l’ultimo in grado di vincere uno scudetto con la Lazio, ha 75 anni, una vita dedicata al calcio. ”Tutti avevano capito che non stavo bene, immaginavano fosse cancro e lo è. Devo lottare finché potrò”, ha spiegato Eriksson.

La prognosi lascia poco spazio alla speranza: “Nel migliore dei casi mi resta un anno, nel peggiore anche meno. In realtà nessuno può esserne sicuro con certezza, è meglio non pensarci. Puoi in qualche modo ingannare il tuo cervello, pensare positivo e vedere le cose nella maniera migliore, non perderti nelle avversità, perché questa ovviamente è la più grande di tutte, ma ricavare comunque qualcosa di buono da questa esperienza”.

 

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