La direzione Pd ha approvato le candidature per le europee, ma aveva rinviatola decisione sul nome di Elly Schlein nel simbolo elettorale. La segretaria ha spiegato che la sua presenza in campo, secondo i sondaggi, può portare un 1,5% in più al partito e che bisogna ragionare su come sfruttare questo “valore aggiunto”.
Ma la stessa Schlein ha escluso pochi istanti fa la presenza del suo nome nel simbolo del Pd, un’eventualità contestata da alcuni dirigenti dem e criticata da Romano Prodi.
In precedenza la Schlein avrebbe detto: o si mette il nome nel simbolo, solo per le elezioni europee, o si ragiona su una sua presenza in tutte le circoscrizioni, non solo quelle in cui è capolista.
“Bisogna fare delle scelte” avrebbe detto in direzione la leader Pd secondo alcune ricostruzioni giornalistiche. La segretaria, replicando alle critiche di inserire il suo nome nel simbolo, ha spiegato che la sua presenza è un “valore aggiunto” e che bisogna capire come concretizzarlo. “Stavamo ragionando… – ha spiegato – io ho interpretato questa proposta (del nome nel simbolo, ndr) con l’idea di dire: c’è un modo di poter portare comunque quel valore aggiunto, che io faccio pure fatica a spiegarmi? Perché per qualche strana ragione ci sono persone che senza un impegno diretto o non si mobilitano o votano altre forze politiche”. Dunque, “facevamo un ragionamento e dicevamo: evidentemente quell’1,5% in più secondo alcuni sondaggi (1% secondo altri, 0,8% secondo altri ancora) senza questa presenza non avrebbe votato Pd. Come faccio a portare queste persone a votare senza schiacciare le altre figure?”.
IERI
Elly Schlein aveva annunciato ieri di essere “disponibile a dare una mano con spirito di servizio, mi candido a dare una spinta a questa meravigliosa squadra e a un progetto di cambiamento del Pd e del Paese».
Con questa dichiarazione Elly Schlein rompe le riserve e annuncia che sarà capolista Pd alle Europee nella circoscrizione Centro e nelle Isole. E aggiunge: «La posta in gioco ci chiama tutti, mi candido a dare una spinta a un progetto collettivo di cambiamento del Pd e del Paese. Una squadra plurale e competente sperando di eleggerla tutta. Io naturalmente resterò qui, da segretaria, nel confronto quotidiano in Parlamento con Giorgia Meloni e le sue scelte scellerate per l’Italia. Se vinciamo noi l’alternativa è già domani, forza».
Quelle del Pd per le europee «sono liste bellissime e molto molto forti. La posta in gioco ci chiama tutti a metrteci in moto per fare una campagna strada per strada. Le liste vogliono essere l’espressione di una idea dell’Europa e del Pd che vogliamo, un partito aperto che si lascia attraversare dalle migliori energie della società e che rivendica la competenza dei nostri amministratori, dirigenti e militanti. Una lista plurale».
Il presidente del Pd Stefano Bonaccini ha inoltre proposto alla Direzione del Pd di inserire il nome della segretaria Elly Schlein nel simbolo per le prossime europee. Ipotesi bocciata da Cuperlo: «Il nome nel simbolo è per l’elezione monocratica, alle europee bisogna votare Pd», ha detto il deputato dem.
Altri candidati del PD sono Jasmine Corallo, Lucia Annunziata, Marco Tarquinio e Cecilia Strada.
Giuseppe Conte ha invece confermato che non correrà: “Nella nostra comunità non è pensabile che uno esibisca il nome sulla scheda e poi non sia conseguente. Per noi è una presa in giro dei cittadini. Non è una questione di Schlein, ma anche di Meloni e altri leader. Farlo per acquisire qualche voto in più per noi è impensabile. Io non sarò candidato”. Il leader del M5S ha poi annunciato la candidatura di Carolina Morace, ec calciatrice e allenatrice.
La composizione della squadra del Pd (non ancora definitiva)
Nel Nord Ovest, da Cecilia Strada, Brando Benifei, Irene Tinagli, Alessandro Zan. Seguono i nomi di Parigi, Gori, Evi, Maran, Cossato, Mattiello, Romano, Fiano, Artusi, Centoz, Alfonso, Pizzul, Jahier. Nel Nord Est è capolista Stefano Bonaccini, seguito da Annalisa Corrado e Ivan Pedretti. E, ancora: Gualmini, Zan, Moretti, Pini, Panini, Mummolo, Vito, Saltarelli, Zanoni. Al Centro è capolista la segretaria pd, seguita da Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Marco Tarquinio, Beatrice Covassi, Dario Nardella. A questi nomi si aggiungono, Rondinelli, Ricci, Insilera, Morani, Pacciotti, Mazzeo. Al Sud ci sono Lucia Annunziata, Antonio Decaro, Pina Picierno, Sandro Ruotolo. A questi si aggiungono: Cristallo, Alisade, Paterna, Beci, Forte, Tassone, Topo, Todisco. Nelle Isole è ancora capolista Schlein seguita da Antonio Nicita, Lidia Tilotta, Pietro Bartolo, Angela Quacquero, Giuseppe Lupo.