Pensi di votare Giorgia e ti ritrovi a Bruxelles un no vax, paladino dei cacciatori e acerrimo avversario degli ambientalisti. Ma se lo chiami complottista si inalbera anche se, a leggere i suoi post sui social media, sei certo che lo sia davvero. Il candidato complottista del giorno è Sergio Antonio Berlato, vicentino, europarlamentare uscente, scelto da Fratelli d’Italia per la prima fila nella lista del Nord-Est, che comprende l’Emilia Romagna.
Berlato è ben piazzato al secondo posto dopo Giorgia Meloni, la quale, unica presidente del Consiglio in Europa, si è candidata per non andare poi all’Europarlamento. Del vero capolista nel Nord Est sono note alcune gaffe e polemiche.
Nel dicembre 2019, da europarlamentare, è rimasto coinvolto in una polemica sessista dopo aver pubblicato una vignetta (sopra) su Facebook che fu costretto poi a ritirare. Nell’agosto del 2020 un altro scivolone. Dopo aver sostenuto il genero, candidato alle elezioni regionali, in una lettera inviata ai cacciatori vicentini della sua associazione lo sponsorizzò scrivendo: “Ha sposato mia figlia, quindi è affidabile”.
Nel novembre 2020, inoltre, è stato organizzatore di un convegno ritenuto negazionista del COVID-19. Nel gennaio 2022 presenta un’interrogazione parlamentare al parlamento europeo con titolo “Presenza di grafene nei vaccini COVID-19: ora vogliamo la verità” La presunta presenza di grafene nei vaccini è una nota teoria del complotto.
VANNACCI CANDIDATO SPACCA LA LEGA: A FERRARA LO VOTERANNO?
Alle Europee dell’8 e 9 giugno i leghisti dell’Emilia e, in particolare, quelli di Ferrara voteranno per il general Vannacci? oppure confluiranno su altri candidati emiliani? Ricordando che il numero massimo di preferenze che possono essere espresse sulla scheda è di tre, l’eventualità – con il montare dei mugugni in seno soprattuto alla Lega del Nord – diventa abbastanza improbabile.
Due pezzi da novanta del partito, il governatore del Friuli, Fedriga, e Luca Zaia, presidente del Veneto, hanno già detto la loro: voteranno per candidati dei loro territori, quindi friulani e veneti. Zaia, in particolare, ha detto di non condividere le posizioni del generale sulle classi separate per i disabili e, da antimilitarista come egli è sempre stato, di non provare particolare simpatia per le idee dell’alto ufficiale candidato ovunque, anche se non come capolista nel Nord Est.
Ma i leghisti dell’Emilia e di Ferrara come si comporteranno? Voteranno sì o no per Vannacci? Il quale Vannacci, sull’onda del successo del suo libro, alcuni mesi fa è stato ospite in città su invito dell’assessore comunale Maggi. L’interrogativo crea apprensione nel partito dove la leadership di Matteo Salvini comincia a manifestare delle crepe.
Si moltiplicano infatti i dubbi dei militanti del Carroccio che, è bene ricordare, almeno durante l’era Bossi si dichiarava antifascista, con il corpaccione del partito del Nord composto da operai e artigiani (ricordate D’Alema e “la Lega costola della sinistra”?), con idee parecchio distanti da quelle espresse a più riprese da Vannacci.
Oggi la Lega emiliana e quella ferrarese, a differenza di veneti e friulani, si è chiusa in un silenzio che fa trasparire però imbarazzo. Con il pretesto che a Ferrara si voterà – come a Reggio Emilia, Modena e Forlì – per una nuova amministrazione comunale, nessuno se la sente di prendere posizione o dire come si comporterà l’8 e 9 giugno. Ma nei conciliaboli non mancano le riserve su questo declino leghista e qualcuno già fa sapere, in privato, che voterà altri candidati.
Il problema politico che ne scaturisce non è di poco conto. Se Vannacci riuscirà a conquistare voti e a ridare smalto al partito che si sente minacciato da Forza Italia, sarà colui che avrà oscurato, anche da indipendente, la figura del Capo; con un flop elettorale, invece, il destino del segretario sarebbe segnato già all’indomani dello scrutinio.
CINQUE ANNI FA, alle Europee, la Lega ottenne un risultato straordinario: la lista Salvini Premier ottenne, infatti, in tutta la regione 759.948 voti, pari al 33,8%, risultando il primo partito. In tutta la provincia di Ferrara i voti furono 78.034 con una percentuale del 41,9%, superando il Pd di ben 30mila voti. Nel Comune di Ferrara i voti a Salvini Premier furono 27.783, pari al 36,7%. Altri tempi, vien da dire. oggi il vento non gonfia più le vele della barca leghista.
NOVITA’ PER GLI STUDENTI FUORI SEDE
Primo passo verso la possibilità di non doversi spostare per votare. Alle elezioni europee arriva il voto fuori sede. È la prima volta in Italia, una possibilità introdotta dalla legge 38 del 25 marzo 2024. Un gruppo ristretto di fuori sede, gli studenti, potranno votare, l’8 e il 9 giugno, nella circoscrizione del proprio domicilio, quindi lontano dal luogo di residenza. Bisogna però fare richiesta entro il 5 maggio.
La domanda dev’essere presentata al Comune di residenza entro domenica 5 maggio attraverso un modulo scaricabile dal sito del Viminale. La domanda essere presentata personalmente, tramite persona delegata, via email o PEC agli indirizzi di posta elettronica indicati dal Comune.
LE LISTE PRESENTATE PER LA CIRCOSCRIZIONE NORD EST e i capilista.
FRATELLI D’ITALIA
Fratelli d’Italia candida capolista Giorgia Meloni.
Giorgia Meloni detta Giorgia;
Sergio Antonio Berlato;
Alessia Ambrosi;
Antonella Argenti;
Silvia Bolla Mira;
Stefano Cavedagna detto Cavedania;
Alessandro Ciriani;
Elena Donazzan;
Guglielmo Garagnani;
Valeria Mantovan;
Maddalena Morgante;
Anna Olivetti;
Lucas Pavanetto;
Daniele Polato;
Piergiacomo Sibiano detto Piga.
I candidati della
LEGA
Capolista sarà Paolo Borchia. Matteo Salvini non si è candidato.
Paolo Borchia;
Elena Lizzi;
Alessandra Basso;
Rosanna Conte;
Anna Cisint;
Stefano Bargi;
Roberta Conti;
Arianna Lazzarini;
Alessandro Manera;
Morena Martini;
Emiliano Occhi;
Roberto Paccher;
Roberto Pizzoli;
Roberto Vannacci;
Stefano Zannier.
FORZA ITALIA
Punta sul leader Antonio Tajani come capolista.
Antonio Tajani;
Sandra Savino;
Flavio Tosi;
Matteo Gazzini;
Rosaria Tassinari;
Cristina Andretta;
Giampiero Avruscio;
Antonio Cenini;
Francesco Coppi;
Arianna Corroppoli;
Isabella Dotto;
Bruno Molea;
Deborah Onisto;
Antonio Platis;
Alessandra Servidori.
PARTITO DEMOCRATICO
Capolista sarà Stefano Bonaccini, attuale presidente della Regikone Emilia Romagna
Stefano Bonaccini;
Annalisa Corrado;
Ivan Pedretti;
Elisabetta Gualmini;
Alessandro Zan;
Alessandra Moretti;
Sara Vito;
Sara Ferrari;
Antonio Mumolo;
Giuditta Pini;
Marcello Saltarelli;
Silvia Panini;
Lorenzo Gennari;
Paola Gazzolo;
Andrea Zanoni.
MOVIMENTO CINQUE STELLE
A fare da guida sarà l’europarlamentare Sabrina Pignedoli.
Sabrina Pignedoli;
Ugo Biggeri;
Martina Pluda;
Cinzia Morsiani;
Paola Gori;
Maria Angela Ferri;
Giacomo Zattini;
Paolo Bernini;
Mohamad Kamel Malak;
Stefania Braghetta;
Rada Bolognesi;
Fulvia Panza;
Diego Nicolini;
Andrea Bardin;
Cesidio Antidormi.
AZIONE
Capolista sarà Carlo Calenda.
Carlo Calenda;
Elena Bonetti;
Federico Pizzarotti;
Lara Bisin;
Mario Raffaelli;
Stefania Cargioli;
Giovanni Poggiali;
Silvia Fattore;
Carlo Pasqualetto;
Valeriana Maria Masperi;
Riccardo Mortandello;
Giuditta Righetti;
Paul Köllensperger;
Federica Sabbati;
Umberto Costantini.
ALLEANZA VERDI SINISTRA
Avs punta tutto su Cristina Guarda.
Cristina Guarda;
Domenico Lucano detto Mimmo;
Brigitte Foppa;
Nicola Dall’Olio;
Jessica Veronica Cugini;
Alessandro Franceschini;
Francesca Caprini;
Stefano Dall’Agata;
Alessandra Filippi;
Giulia Giorgi;
Alessandra Mion;
Emanuel Oian;
Jessica Todaro Detta Jessica Todaro Bellinati;
Paolo Trande;
Francesco Gonella.
STATI UNITI D’EUROPA
Nata dall’accordo tra +Europa di Emma Bonino e Italia Viva di Matteo Renzi, la lista scelto come capolista Graham Robert Watson.
Graham Robert Watson;
Antonella Soldo;
Giulia Pigoni;
Davide Bendinelli;
Gabriella Chiellino;
Muharem Saljihu detto Marco;
Maria Laura Moretti;
Giorgio Pasetto;
Francesco Bragagni;
Marina Sorina;
Luigi Giordani;
Fabio Valcanover;
Aurora Pezzuto;
Nicola Cesari;
Katerina Shmorhav detta Katya.