E’ BENE SAPERE CHE in Italia le elezioni europee si svolgeranno l’8 e il 9 giugno 2024. Per votare bisogna aver compiuto 18 anni. I cittadini italiani che risiedono in un altro Stato membro dell’Unione Europea possono scegliere di votare nel Paese di residenza a patto che siano rispettate determinate condizioni.
Tutti i paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale. Ciò significa che l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti. L’Italia usa il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza.
In Italia si ha diritto di voto alle Elezioni europee se si è compiuto il diciottesimo anno di età, se si è cittadini italiani o dell’Unione europea con residenza legale in Italia, o cittadini italiani residenti all’estero; si è registrati come votanti entro la scadenza stabilita (per i cittadini UE votanti in Italia). Per quanto riguarda le elezioni per il Parlamento europeo il decreto prevede che in Italia le consultazioni si svolgano sabato 8 giugno (dalle 14:00 alle 22:00) e domenica 9 giugno (dalle 7:00 alle 23:00).
Amministrative
Gli stessi orari sono previsti anche per le elezioni amministrative 2024. Si vota in 3.698 Comuni e 6 capoluoghi di Regione (Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia, Potenza) ricompresi tra i 27 capoluoghi di Provincia che vanno al voto (Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Bergamo, Biella, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Cremona, Ferrara, Firenze, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Sassari, Verbania, Vercelli e Vibo Valentia).
Dopo il successo alle elezioni del 2019, sarà ancora in campo l’attuale sindaco Alan Fabbri che, sostenuto dal centrodestra, cercherà di ottenere un secondo mandato a Palazzo Municipale. Anche il centrosinistra ha fatto la sua scelta: il candidato sindaco, con una sua lista civica sostenuta anche dal gruppo Finalmente 2024, sarà l’avvocato Fabio Anselmo, appoggiato da Pd, Movimento Cinque Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, I Civici, Partito Repubblicano e Azione di Calenda. Terza candidata è Anna Zonari (Lista La Comune) appoggiata da Partito Socialista e da esponenti ecologisti, +Europa e Verdi. Italia Viva di Renzi correrà invece con Daniele Botti che, a suo dire, nel 2019 ha appoggiato nel ballottaggio il centrodestra.
Essendo Ferrara un Comune con più di 15.000 abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.
Per garantire la formazione di una maggioranza solida e di conseguenza una sostanziale governabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi; i restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale attraverso il “metodo D’Hondt”.
Si andranno a eleggere nel totale 32 consiglieri escluso il sindaco, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.
Ai seggi occorrerà presentarsi con la tessera elettorale. E’ possibile ottenerne una nuova recandosi – anche nelle giornate delle votazioni – all’ufficio elettorale di via Beretta, 19, Ferrara, dove verrà rilasciata direttamente su domanda dell’interessato perché deteriorata o non più utilizzabile, previa consegna dell’originale deteriorato; per esaurimento dei 18 spazi destinati alla certificazione del voto predisposti sulla tessera; per smarrimento, facendo espressa richiesta del duplicato compilando apposito modulo predisposto. Nel caso in cui l’interessato non possa presentarsi personalmente all’ufficio elettorale per il ritiro può incaricare un famigliare (in tal caso senza delega) oppure delegare una terza persona con un’apposita dichiarazione che va sottoscritta del dichiarante e alla quale va allegata copia del suo documento di identità.