FERRARA – È diventata definitiva la sentenza a carico di Daniele Cesari, condannato per stalking nei confronti dell’ex compagna Barbara Paron, ex sindaco dem di Vigarano Mainarda ed ex presidente della Provincia di Ferrara. La Cassazione ha dichiarato inammissibile l’ultimo ricorso dell’imputato, rendendo irrevocabile quanto stabilito dalla corte d’Appello, che aveva a sua volta confermato i due anni di reclusione (pena sospesa) stabiliti dai giudici ferraresi.
I magistrati bolognesi avevano ritenuto l’appello infondato poiché “i motivi di gravame non appaiono idonei a smentire né la ricostruzione dei fatti, né la valutazione probatoria compiuta dal tribunale, costituendo la riproposizione di tesi difensive già confutate in sentenza”.
La corte ritiene che Barbara Paron sia “certamente credibile e abbia reso dichiarazioni attendibili” e “il narrato di Paron è ampiamente riscontrato sia dai messaggi sia dalle testimonianze indicate dal tribunale”. Non vi è inoltre prova, secondo il giudici dell’Appello, che le “denunce presentate da Paron fossero pretestuose”.
Al centro del processo ormai concluso c’era una serie di atti persecutori commessi alla fine della storia d’amore tra l’ex sindaco (difesa dall’avvocato Denis Lovison) e l’imputato. Le contestazioni riguardavano episodi del 2018 e parlavano di una serie di messaggi inviati a qualsiasi ora del giorno e della notte e spesso di carattere offensivo, fino ad arrivare all’estremo della minaccia.
