Ferrara è una splendida città del Rinascimento amata dai suoi abitanti, non tutti però come vedremo, e da tanti turisti. I quali da alcune settimane, troppe, oltre alle bellezze del suo centro storico sono costretti a rimirare una miriade di bagni chimici e di transenne che delimitano quasi tutta la piazza, davanti alla Cattedrale e ai palazzi di pregio storico e architettonico.
Il perché sta tutto nel Festival di canzoni (a pagamento) che occupa da tempo, e lo occuperà per altro ancora, lo splendido luogo che il Rinascimento ha donato alla città.
Passeggiando per il centro storico si ha la sensazione di uno spazio che imprigiona anziché stupire e invitare all’ammirazione. Le piazze si sono ristrette con percorsi a zig zag, con l’onnipresente personale della security e gli incolpevoli lavoratori.
Un cantiere che ha mutato in profondità il paesaggio, dominato, appunto, da bagni con lo sponsor e da transenne. Per tutta l’estate la bellezza è preclusa alla vista di chi ama l’arte, il Rinascimento, l’Italia, le sue piazze e i suoi capolavori. Un segno dei tempi? Giudicate voi dalle foto se la moneta cattiva ha scacciato la moneta buona (se riuscite a scorgere la moneta buona).
In tutto questa moderna e travisata lochescion (che brutta parola, ma perché non l’aboliamo?), le Belle Arti – di solito cavillose e attente a qualsiasi piccolissima novità urbanistica e paesaggistica, quasi fossero un sacrilegio – sembra siano andate in vacanza o a dormire. Ma, come si sa, il sonno della ragione genera mostri, che oggi, per Ferrara, possiamo individuare nei bagni chimici e nelle transenne che la circondano alla stregua di un esercito d’occupazione che vuole lo scalpo delle nemiche: la bellezza e Ferrara.
Buona estate. A proposito: chi è che canta stasera? Avete preso il biglietto?
(P.d.A.)