La Berco di Copparo ha ritirato i 480 licenziamenti collettivi unilaterali e, almeno per ora, i lavoratori tirano un sospiro di sollievo. La notizia, confermata dal governo, è arrivata dopo un vertice al Ministero delle imprese e del Made in Italy, al tavolo anche rappresentanti delle regioni Emillia Romagna e Veneto. L’azienda di Copparo di proprietà della multinazionale Thyssenkrupp, aveva avviato la procedura unilateralmente un mese fa, senza accordi coi sindacati, prevedendo nel giro di 75 giorni di lasciare a casa, in tronco, 480 operai, la metà di quelli dello stabilimento ferrarese, molti dei quali residenti oltre Po in provincia di Rovigo.
Fiom, Fim e Uilm lunedì 11 erano così scese in piazza per protestare: a fianco i metalmeccanici della provincia di Ferrara in sciopero e altri arrivati da tutta l’Emilia Romagna, assieme a esponenti delle istituzioni e della politica. Ora la svolta, l’azienda che produce pezzi per cingolati, ha ritirato anche la disdetta degli accordi integrativi aziendali.
Le organizzazioni sindacali dal canto loro hanno ritirato i ricorsi in tribunale, rivendicano il risultato raggiunto “grazie all’unità dei lavoratori” nel respingere i licenziamenti collettivi, ma predicano prudenza. La trattativa infatti sarà lunga: la crisi per la Berco, con un calo delle commesse del 30 %, è un dato incontestabile. Per questo le sigle confederali chiedono all’azienda un piano industriale di rilancio e al ministro Adolfo Urso di farsi garante della trattativa.
La proprietà resta convinta che i lavoratori siano in sovrannumero rispetto al volume di affari e se non arriveranno più ordini un ridimensionamento del personale potrebbe essere inevitabile, anche tra i lavoratori dell’altro stabilimento, a Castelfranco Veneto. Prossimo incontro il 25 novembre ancora al ministero.
Per l’europarlamentare del Pd ed ex presidente della Regione, Stefano Bonaccini, “si tratta di un’ottima notizia ma ora massimo impegno di tutti per trovare soluzioni. Poco fa la proprietà della Berco ha firmato l’impegno al ritiro dei 480 licenziamenti annunciati e della disdetta dell’integrativo. Ero stato ad incontrare lavoratrici e lavoratori invitato dalle rappresentanze sindacali poche settimane fa e avevo promesso che saremmo stati sempre al loro fianco. Una buona notizia che arriva in seguito all’incontro tenutosi in mattinata con l’azienda, i sindacati e le Istituzioni, presente per la Regione Emilia-Romagna l’assessore Vincenzo Colla, al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Si sappia che nessuno in Emilia-Romagna, la terra del Patto per il Lavoro e per il Clima, può alzarsi la mattina e pensate procedere a licenziamenti in maniera unilaterale, senza che questo non veda un fronte ampio a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori. Ora ci si impegni tutti insieme per dare continuità produttiva e occupazionale. Perché il territorio, la comunità ferrarese e questi lavoratori meritano rispetto e una visione di futuro”.