Caso Cidas. Due anni e dieci mesi: è la condanna in rito abbreviato inflitta dal giudice per le udienze preliminari a Nicola “Naomo” Lodi, assessore leghista del Comune di Ferrara e vice nella passata legislatura del sindaco Alan Fabbri.
L’accusa è quella di induzione indebita a dare o promettere utilità per la vicenda legata alla cooperativa Cidas. Subito dopo la lettura della sentenza Lodi ha annunciato che farà ricorso in appello ma ha anche comunicato che dopo 6 anni si dimetterà da assessore per il periodo previsto dalla Legge Severino, ovvero 18 mesi.
Nel 2020 Lodi chiese al numero uno della coop Cidas Daniele Bertarelli di prendere provvedimenti nei confronti di un dipendente che si era reso più volte protagonista sui social di commenti critici e diffamatori nei suoi confronti. In caso contrario sarebbe potuta venir meno la collaborazione tra il Comune e la coop stessa: una collaborazione da 1,5 milioni di euro. Per l’accusa, sostenuta dal Pm Ciro Alberto Savino, che ha visto accolta la sua richiesta di condanna, quelle di Lodi furono pressioni fatte abusando della sua carica di vicesindaco.
Il giudice Andrea Migliorelli ha comminato all’amministratore anche la pena accessoria di divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno e l’interdizione dai pubblici uffici. “E’ una sentenza assurda”, è stato il commento di Naomo Lodi.
La foto è tratta dal Tgr Emilia