venerdì 28 Marzo 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

FERRARA / Protesta in consiglio dei manifestanti Pro Palestina. Duro faccia a faccia con il sindaco Fabbri – vd

Accesa protesta dei manifestanti pro Palestina nell’aula del consiglio comunale di Ferrara chiamato a discutere le mozioni “Israele-Palestina: due popoli, due stati” : La grave situazione in Medio Oriente ha riscaldato gli animi: i manifestanti seduti in platea hanno interrotto il sindaco Alan Fabbri  e la seduta, sventolando bandiere della Palestina al grido di “vergogna, vergogna”. Su uno striscione srotolato sugli spalti era scritto ‘Restate complici del genocidio’. A scatenare la protesta sarebbero state alcune frasi del sindaco indirizzate ad alcuni giovani palestinesi che assistevano al consiglio, tra queste la parola “terroristi”.


Il sindaco ha ricordato il divieto di inscenare manifestazioni nell’aula consiliare, discutendo poi animatamente con alcuni manifestanti. C’è stato anche un duro faccia a faccia di Fabbri con uno degli attivisti (nella foto). Momenti di tensione che hanno richiesto l’intervento di alcuni agenti della polizia locale, ma senza particolari conseguenze. La seduta del consiglio, dopo l’allontanamento dei manifestanti, è stata sospesa.

Il commento di Alan Fabbri: “Questa è la moderazione di chi vuole insegnare agli altri i valori della democrazia e della pace.  Trovo quello che è avvenuto un fatto estremamente vergognoso. I primi a non rispettare i valori democratici di questo Paese sono coloro chi si professano difensori dei valori di democrazia e di pace globale”.

Il sindaco ha poi accompagnato il video del faccia a faccia con il manifestante con un altro commento “Arrabbiarsi è umano – ha scritto – e io non sono un personaggio costruito che deve fingere di essere diverso da ciò che è. Ma vi assicuro che, quando mi arrabbio, lo faccio per un motivo valido.  Non sono questi i modi e i termini per affrontare una questione così delicata, su cui maggioranza e opposizione cercavano di trovare una soluzione condivisa, che va ben oltre il nostro Comune. Nei Paesi che questa gente difende, tali atteggiamenti sarebbero costati molto cari, altro che un semplice allontanamento. Sono stanco di essere attaccato ingiustamente, sono stanco di sentirmi dire che nelle mie mani scorre il sangue di bambini innocenti“.

C’è da registrare, però, la precisazione di alcuni giovani presenti nell’aula consiliare: nel video diffuso da Fabbri e pubblicato sul sito del Comune mancherebbero alcuni immagini della protesta In  pratica sarebbe stato montato ad arte affinché si potesse parlare poi di “un assalto” alle istituzioni.

Non è mancata, comunque, l’autocritica di alcuni manifestanti pro Palestina che sono incorsi in una palese violazione del regolamento: nell’aula consiliare è vietata, infatti, l’esposizione di striscioni, bandiere e cartelli, com’è vietato interrompere i lavori del Consiglio oppure intervenire con urla e commenti. Molti giovani sui social hanno ammesso l’errore di aver trasceso in una protesta rabbiosa.

 

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