di Claudia Zamorani
— Abbiamo fame di cultura. E vogliamo potercene cibare. Se i giovani, fin da bambini, potessero nutrirsi di bellezza, liberamente, di musica, arte, immagini, cinema, teatro, di poesia, come fosse pane, invece che crescere soli davanti a uno schermo, probabilmente crescerebbero meglio e diventerebbero cittadini migliori. E anche noi, di riflesso, saremmo adulti migliori. E la nostra società tutta ne beneficerebbe.
Probabilmente i ragazzi, nutriti di bellezza fin da piccoli, come latte, non farebbero più a botte il sabato sera sotto ai portici degradati del Mc Donald’s in risposta a una città che non sa offrire loro niente ma solo togliere e prendere e che li condanna al nichilismo.
Forse ci sarebbero meno ronde in giro e noi adulti non ci troveremmo più i gabinetti chimici sul sagrato del duomo.
A Parigi la cultura e’ gratuita fino a 25 anni. Vogliamo lo stesso anche a Ferrara, una città che non sembra amare molto i suoi giovani e che li tratta alla stregua di meri consumatori.
Chiediamo accesso gratuito alla cultura per i giovani, biblioteche aperte 7 giorni su 7, anche di sera, e una Sala Borsa comunale, sul modello di Bologna (nella foto), per incontrarsi, studiare, parlare, divertirsi assieme.
La cultura ai giovani e’ un investimento, non un costo. Impariamo. E cambiamo rotta. Aderisci alla campagna di Finalmente 2024 – Ferrara.