domenica 24 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

2024: FUGA DA NEW YORK

La notizia che non ti aspetti. New York City – la metropoli che non dorme mai, la capitale del mondo – si sta rapidamente svuotando, soprattutto di giovani, mentre stanno ritornando i milionari, coloro che possono permettersi i prezzi  esorbitanti delle abitazioni e il costo della vita. Lo si evince da numerosi studi e oggi lo confermano anche fonti del governo. Ed è quanto scrive Zoe Andreoli sulla Voce di New York.

La foto: Chrysler Building a New York / Terry W. Sanders

Negli ultimi tre anni, la popolazione della città è diminuita di quasi 500.000 unità facendola salire al primo posto, seguita da Chicago che ne ha registrate 100.000, fra i centri urbani che hanno visto diminuire il numero dei loro abitanti.

La Grande Mela si è numericamente ridotta del 6% rispetto al 2020, il calo più significativo registrato fra le 50 maggiori metropoli statunitensi, la peggiore rimane comunque San Francisco, in California, con -7%.

Fino al 2012, il divario migratorio era ridotto, vi era solo una perdita di circa 50.000 persone all’anno. Il ritmo dell’emigrazione interna si è dunque accelerato, la maggior parte dei residenti che lasciano le loro case sono giovani, con un reddito medio e che hanno un numero inferiore di figli rispetto al resto della popolazione complessiva.

Secondo quanto emerso dai sondaggi del Census Bureau, l’ufficio del censimento americano, è il lavoro a essere il principale motore che spinge verso questo processo, mentre al secondo posto vi sono i motivi famigliari e al terzo l’accessibilità degli alloggi. Le destinazioni preferite dai newyorkesi risultano essere Los Angeles, in California Miami, in Florida, Filadelfia in Pennsylvania e Washington, DC, nel District of Columbia, in Maryland.

Tuttavia sono in molti anche quelli che si trasferiscono in Stati ancora meno dispendiosi come il Texas, dove nell’ultimo decennio le aziende hanno assunto più persone che nella Grande Mela.

In questo quadro pesano anche le nascite che sono leggermente diminuite, a causa dell’invecchiamento della popolazione e del calo della fertilità e altri fattori come le tasse troppo elevate, la burocrazia e l’aumento della criminalità. L’accessibilità economica resta quindi il fattore che la maggior parte degli intervistati denuncia come causa di trasferimento in altri luoghi.

A tornare nella Big Apple invece ci pensano i super ricchi che durante la pandemia da Covid-19 erano fuggiti. Secondo un recente rapporto dell’organizzazione no-profit Fiscal Policy Institute (FPI), che si basa sui dati del censimento e delle tasse, la classe dei milionari è aumentata di ben 17.500 unità, con un incremento del 30%, che l’FPI attribuisce a un’economia forte e all’aumento dei salari.

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