Ex presidente, ma oberato da 90 cause dopo il tentato assalto al Campidoglio di tre anni fa, e ciononostante probabile candidato repubblicano alle prossime presidenziali, Donald Trump continua la sua campagna elettorale mostrandosi vieppiù consono con Vladimir Putin.
Dopo l’intervista farsesca al presidente russo del suo fedelissimo Tucker Carlson, ieri Trump ha dichiarato che “incoraggerebbe” la Russia ad attaccare gli alleati statunitensi della NATO che non hanno rispettato i propri obblighi finanziari.
Durante un comizio in South Carolina, dove si vota per le primarie il 28 febbraio, Trump ha raccontato che, durante una non meglio precisata riunione della Nato, ha detto a un collega capo di Stato che gli Stati Uniti sotto la sua guida non avrebbero difeso alcun Paese “che non paga il dovuto”. “Uno dei presidenti di un grande Paese si è alzato e ha detto: Beh, se non paghiamo e veniamo attaccati dalla Russia, ci proteggerete?”, ha raccontato ancora Trump, aggiungendo di aver risposto: “Non avete pagato, siete morosi? No, non vi proteggerei. Anzi, li incoraggerei a fare quello che diavolo vogliono. Tu devi pagare. Devi pagare i tuoi conti”.
Non è chiaro se una siffatta conversazione abbia mai avuto luogo, ma è emblematico il messaggio inviato a Mosca: l’America di Trump non interverrebbe più nel teatro ucraino e non fornirebbe più un’assicurazione ai Paesi europei contro le sempre possibili aggressioni russe. Un messaggio affatto gradito al Cremlino.
“La Nato resta pronta a difendere tutti i suoi alleati. Ogni affermazione in cui si parli della possibilità che i Paesi membri non si difenderanno reciprocamente mette a rischio la sicurezza di noi tutti, inclusa quella degli Usa, ed espone i soldati americani ed europei a rischi crescenti”: così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha replicato alle controverse dichiarazioni di Donald Trump.