giovedì 24 Ottobre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

LUCE E GAS / Arriva il mercato libero: vera concorrenza o stangata?

Sulla fine del mercato tutelato dell’energia, e il passaggio forzato di milioni di utenti al mercato libero, il Codacons attacca il Governo e il ministro degli Affari Ue, Raffaele Fitto, che secondo indiscrezioni di stampa sarebbe il principale artefice della decisione di non prorogare il regime di maggior tutela: la loro è infatti una scelta scellerata, che avrà conseguenze gravissime sui bilanci degli italiani e che getta dall’oggi al domani nel caos 15 milioni di famiglie – 9 milioni di utenze per le bollette della luce e 6 milioni per quelle del gas – che ancora non sono passate al mercato libero.

Come evidente – scrive l’associazione di consumatori – il passaggio al cosiddetto “mercato libero” farà aumentare le tariffe energetiche e converrà soprattutto alle già straricche società di gas e luce, costando invece carissimo ai cittadini; il tutto in un momento in cui, se le aziende dell’energia si ritrovano per le mani profitti enormi, i consumatori invece sono stati già abbondantemente spremuti da un biennio di caro-bollette e inflazione alle stelle.

Anche se al Governo non se ne sono accorti, infatti – si legge in una nota – il mercato tutelato ha messo al riparo milioni di famiglie dalla giungla dei prezzi attuale, continuando a tutelarle da speculazioni ed enorme volatilità delle quotazioni. Eliminare uno spazio protetto in cui le forniture di energia elettrica e gas avvengono a prezzi e condizioni contrattuali stabilite non farà altro che aggravare la spesa degli italiani, “deportati” forzatamente nel nuovo regime contrattuale.

A questo punto non resta che avviare un ricorso alla Corte Costituzionale per impedire l’adozione del provvedimento. A Fitto e al Governo, inoltre, l’Associazione ricorda che gli italiani hanno memoria lunga: si ricorderanno, alle prossime elezioni, di chi aveva promesso mari e monti e ha finito per privarli di uno strumento (il mercato tutelato) di tutela e salvaguardia.

“Dal Governo un gravissimo errore: la fine del mercato tutelato è un altro salasso per i cittadini”, dichiara il presidente Carlo Rienzi. “Milioni di italiani dall’oggi al domani potrebbero ritrovarsi in un regime che non hanno scelto, e che soprattutto non gli conviene: un regalo di Natale davvero sgradito, e che rischia di costare caro al Governo alle prossime elezioni”, conclude.

MERCATO LIBERO O TUTELATO?
Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge in materia di energia, in cui ci sono misure per promuovere il ricorso a fonti rinnovabili e il sostegno alle imprese cosiddette “energivore”, cioè quelle che consumano molto gas ed elettricità per le loro produzioni.
Il decreto-legge era molto atteso, tra le altre cose, perché non si sapeva se avrebbe contenuto la proroga del mercato tutelato dell’energia elettrica e del gas: la proroga alla fine non è stata inserita, quindi il mercato tutelato finirà come previsto nel 2024.

 

Il mercato tutelato è quello in cui le forniture di energia elettrica e gas avvengono a prezzi e condizioni contrattuali stabilite dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Entro le scadenze di gennaio e aprile tutte le persone che ancora hanno un contratto di fornitura sul mercato tutelato devono scegliere un’offerta nel mercato cosiddetto libero, e quindi o cambiare fornitore o accettare un’offerta nel mercato cosiddetto libero, e quindi o cambiare fornitore o accettare un nuova offerta del proprio.

Il mercato tutelato rimarrà disponibile solo per alcune categorie protette, i cosiddetti utenti vulnerabili: persone con più di 75 anni, persone con ISEE entro gli 8.107,5 euro, persone che vivono in abitazioni di emergenza dopo eventi calamitosi, e persone con disabilità.

Il mercato libero energetico funziona secondo le regole della libera concorrenza, per cui ogni consumatore può valutare le condizioni e le offerte per lui più convenienti; i fornitori possono, in tale sistema, stabilire liberamente il prezzo dell’energia.

In teoria sul mercato libero le offerte delle centinaia di società dell’energia, tra le quali colossi come Enel ed Eni, sono più convenienti di quelle del mercato tutelato e prevedono sconti, promozioni, punti fedeltà e altre opzioni legate al marketing.

Inoltre, mentre i prezzi del mercato tutelato cambiano ogni tre mesi per l’energia elettrica e ogni mese per il gas in base a domanda e offerta del mercato all’ingrosso, nel mercato libero si può firmare un contratto a prezzo bloccato o indicizzato, cioè variabile solo a seconda delle quotazioni di mercato.

Con il passaggio al mercato libero ci sono quindi più opportunità di scelta, ma bisogna tenere conto che le tariffe non saranno più stabilite da un’autorità, che tende a garantire meno speculazioni e rincari eccessivi, ma dai singoli operatori, su cui vigila l’Antitrust, l’autorità per la concorrenza.

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