La Spagna, vaste zone del Portogallo e, per alcuni momenti, anche parte della Francia meridionale sono bloccate dalle 12,30 a causa dell’interruzione dell’energia elettrica. Un blackout di dimensioni gigantesche che sta gettando nel caos i trasporti, le telecomunicazioni e perfino infrastrutture considerate startegiche. E’ in codice quella che viene chiamata “Situazione zero”, emergenza colossale e imprevista. Ancora sconosciute le cause, ma le autorità della Red Electrica escludono un attacco hacker. Per ora sembra un colossale guasto come non s’era mai visto in Europa. Da alcune ore sono bloccati treni, voli, telecomunicazioni e infrastrutture strategiche: escluso l’attacco hacker alla rete elettrica.
La stessa Red Eléctrica ha riferito che la corrente sta cominciando a ripristinarsi, per ora in alcune aree della penisola, tra cui le città di Malaga e Siviglia. “Un’interruzione eccezionale – ha dichiarato il direttore dei servizi Red Eléctrica – che richiederà ancora sei-dieci ore per essere superata”. Ma per il gestore della rete elettrica portoghese “è ancora impossibile sapere per quanto tempo” il Portogallo resterà al buio.
La Ministra degli Interni della Generalitat, Nuria Parlon, è intervenuta al Palau de la Generalitat dopo la formazione del gabinetto di crisi e l’attivazione dei sistemi di emergenza del Centro di Coordinamento Operativo della Catalogna (CECAT). L’Esecutivo ha attivato il Piano Territoriale di Protezione Civile (Procicat) nella fase di allerta. “Vogliamo inviare un messaggio rassicurante. Non conosciamo le cause (del blackout) e speriamo che la corrente elettrica venga gradualmente ripristinata”, ha affermato, sottolineando che questa è la prima volta che si verifica in Spagna la cosiddetta Situazione Zero, ovvero un blackout totale. Il governo catalano ha raddoppiato la capacità operativa dei Mossos d’Esquadra (polizia catalana) e la Polizia Territoriale sta cercando di salvare le persone intrappolate.
La ministra Parlón ha insistito affinché le scuole rimangano aperte e ha fatto notare che gli studenti potranno rimanere nelle loro sedi finché non saranno le loro famiglie a riprenderli. “La mobilità deve essere limitata allo stretto necessario”, ha affermato, per evitare ingorghi stradali. Ha inoltre raccomandato di ridurre al minimo l’uso dei telefoni cellulari per evitare di scaricarne la batteria. La società pubblica che gestisce l’acqua a Madrid (per una popolazione di circa 7 milioni di persone), ha attivato il suo Piano di emergenza e per garantire, “nella misura del possibile”, la fornitura idrica.
Le linee telefoniche sono saltate in gran parte della Spagna, complicando ulteriormente la gestione dell’emergenza. L’operatore della rete elettrica ha annunciato di aver attivato piani straordinari per il ripristino della fornitura, mentre l’Istituto nazionale per la sicurezza informatica (Incibe) indaga su un possibile attacco informatico. Il presidente del Consiglio europeo António Costa, ex primo ministro portoghese, ha detto che, al momento, non ci sono prove che l’interruzione sia il risultato di un atto deliberato, come un sabotaggio o un attacco informatico.
I primi segnali della crisi sono arrivati dalle ferrovie: la compagnia nazionale Renfe ha bloccato tutti i treni, fermandoli nelle stazioni senza possibilità di partenza. Nel frattempo, anche il traffico aereo ha subito un colpo durissimo. L’aeroporto internazionale di Barajas a Madrid e quello di Lisbona hanno registrato ritardi e rallentamenti a catena. Stessa sorte per le metropolitane di Madrid, Barcellona e Valencia, costrette a interrompere i servizi. La paralisi ha trasformato le città in trappole urbane. A Madrid, il traffico è impazzito, complice il black-out dei semafori. Scene simili a Siviglia, Valencia, Pamplona e Barcellona.
Sulle strade di accesso a Barcellona si registrano al momento code lunghe fino a 17 chilometri. Il Servizio Traffico Catalano segnala altrettanti chilometri di ingorghi sulla B-10 (tangenziale costiera) da Santa Coloma de Gramenet; 11 chilometri sulla B-23 (accesso da Diagonal) tra Molins de Rei e Barcellona; e quasi 8 sulla B-20 (tangenziale di Dalt) da Nus de la Trinitat. Anche sulle autostrade AP-7 e C-58 il traffico è congestionato per circa dieci chilometri in direzione di Barcellona.
Le stazioni sono affollatissime di viaggiatori e turisti bloccati, così molti bambini nelle scuole. Non è prevista la ripresa del servizio dei treni a media e lunga percorrenza, ha detto il ministro dei Trasporti. Il Ministero della Salute spagnolo ha dichiarato di essere in contatto con le autorità regionali per “valutare la portata del blackout” e ha assicurato che gli ospedali dispongono di sistemi supplementari. Il Masters 1000 di Madrid, il torneo di tennis, ha annullato la giornata di incontri. Questo è l’esatto momento in cui in Spagna è andata via l’energia elettrica:
Oltre i Pirenei, il blackout ha colpito anche il sud della Francia, con interruzioni segnalate soprattutto in Occitania e nell’area di Perpignan. In Portogallo, oltre agli aeroporti, i disagi si sono estesi alle reti di telefonia mobile e ai trasporti locali. A Lisbona e Porto, i semafori sono andati in tilt, aumentando il rischio di incidenti in strade già congestionate.
Il primo ministro Sanchez ha convocato una riunione di crisi per discutere “della peggiore interruzione di corrente nella storia recente” del Paese, così come il governo portoghese.
Il Comune di Madrid ha attivato il suo Piano di emergenza e sta dando priorità al salvataggio delle persone intrappolate negli ascensori. La Polizia Municipale sta presidiando le principali rotatorie per affrontare le difficoltà del traffico causate dai semafori fuori servizio. Il servizio di emergenza 112 di Madrid ha annunciato di essere operativo “grazie ai propri generatori”, ma chiede ai cittadini di utilizzare il 112 solo per l’emergenza. Ai cittadini è stato chiesto di evitare di mettersi alla guida poiché la mancanza di elettricità impedisce il funzionamento dei semafori e della segnaletica stradale.
La Commissione Europea sta monitorando attentamente il blackout e sta discutendo con entrambi i paesi le possibili cause del guasto, ha affermato un portavoce: “La Commissione è in contatto con le autorità nazionali di Spagna e Portogallo e con ENTSO-E (la Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione dell’energia elettrica) per comprendere la causa e l’impatto della situazione”.
Bruxelles continuerà a “monitorare” la situazione per garantire un fluido scambio di informazioni tra tutte le parti coinvolte, ha aggiunto, sottolineando che esistono “protocolli per ripristinare il funzionamento del sistema” basati sulla legislazione europea: “In conformità con l’attuale legislazione dell’UE (codice di rete per le emergenze e il ripristino), sono in atto protocolli per ripristinare il funzionamento del sistema”, ha aggiunto.