venerdì 22 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

Meloni: “Fango su di me e Arianna. Io impermeabile alle lobby, non ricattabile”

Giorgia Meloni di ritorno dal G20 in India parla all’Assemblea nazionale di Fratelli d’Italia e difende la sua politica e i progressi che avrebbe fatto fare al Paese, ma soprattutto difende la sorella Arianna di recente nominata segretaria organizzativa del partito, una carica – ha fatto intendere – che non significa guida politica, ma cura dell’organizzazione del partito.

Parole che denotano comunque una tendenza della premier al vittimismo e ad attribuire sempre agli altri, soprattutto a coloro che l’hanno preceduta a Palazzo Chigi, le responsabilità delle cose che non vanno. In qualche caso cancellando provvedimenti che hanno fatto fare progressi al nostro Paese in un momento particolarmente difficile come quello della pandemia.

IL GOVERNO- “Abbiamo alle spalle mesi incredibili – riportano le agenzie di stampa – penso che rimarranno per sempre scolpiti nella nostra memoria. Personalmente, sono mesi dei quali vado molto orgogliosa. Per noi e per la nostra storia e per aver realizzato un sogno che era di tanti”.

“Per me stessa per potermi guardare dopo quasi un anno alla guida del governo della nazione e vedere ancora la stessa persona di prima, più vecchia, ma la stessa. Per aver camminato a testa alta ovunque, per essere stata schietta e per tutte le volte che sono stata in grado di dire no”.

Per la presidente del Consiglio “l’Italia ha un’economia più solida, ha maggiore credibilità e centralità a livello internazionale, ha una stabilità e una visione da realizzare, riconoscibile e riconosciuta da tutti. Un’Italia che sembra tornare a sperare dopo anni di rassegnazione”.

IL FAMILISMO. “Si sono attaccati agli organigrammi di partito per raccontare il partito chiuso, familistico, asserragliato. Si è parlato di Arianna Meloni, militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella. Hanno volutamente e strumentalmente confuso un ruolo organizzativo come quello di segreteria politica con quello di segretario di Fratelli d’Italia. Solo che da noi il segretario è una figura che non esiste. C’è il presidente, e si chiama Giorgia Meloni, e fin quando voi non deciderete di sostituirmi io eserciterò quel ruolo”.

“Ma non sarà che tutto questo nervosismo sugli incarichi tradisca il nervosismo per un mondo impermeabile alle lusinghe e agli interessi dei lobbisti che per anni hanno condotto le danze nelle istituzioni della Repubblica? Beh, è un’altra cosa della quale vado molto fiera. È il vantaggio di non essere ricattabili, poter rimanere onesti” ha scandito.

“Continueremo a non rispondere alle provocazioni. Non abbiamo tempo per giocare con loro alla lotta nel fango, perché siamo impegnati a volare alto e a guardare lontano, ai progetti a lungo termine. E a dare all’Italia una strategia che non aveva da anni, un orgoglio che aveva dimenticato, una stabilità che è alla base di ogni, vero, cambiamento possibile”, ha aggiunto la premier.

“Nulla di quello che è stato fatto lo ha fatto una persona sola. Il nostro non è mai stato uno sport individuale, ma di squadra. È questo il messaggio principale che voglio dare oggi all’Assemblea nazionale di FdI. Come in ogni campionato che si rispetti, la partita che si apre è più dura di quella che si ha alle spalle. Ho bisogno di tutta la concentrazione, la lucidità, la responsabilità e l’ambizione, nel senso buono del termine, delle quali siete capaci. Perché se qualcuno dovesse pensare che l’anno passato sia stato difficile, signori, temo che non abbiate visto niente. Il dibattito politico sarà ancora più feroce, gli attacchi si moltiplicheranno, le trappole e i tentativi di disarcionarci anche”, ha spiegato Meloni.

“Per due ragioni: la prima è che questa stagione si chiuderà con le elezioni europee; la seconda è che, legandolo ai prossimi traguardi, noi ci accontentiamo di aver vinto le elezioni. Non stiamo qui goderci le effimere soddisfazioni del potere, ma per governare e cambiare le cose che non vanno. Quello che abbiamo dimostrato fin qui è che abbiamo il coraggio la libertà, e la solidità per farlo”,

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