Il governo approva una bozza di decreto legge che aumenta del 20 per cento il numero delle licenze oltre alle attuali per i taxi, ma i taxisti minacciano lo sciopero contro la maggioranza “amica” capeggiata da Giorgia Meloni.
I tassisti sono pronti a scioperare. Sono infuriati: “Questo decreto così fatto non deve essere convertito in legge. Sciopero generale e mobilitazione sarà la nostra risposta“, dicono da Unica Taxi Cgil mentre è in corso al ministero delle Infrastrutture il tavolo di confronto con il rappresentanti sindacali dei tassisti.
“Le leggi vigenti già consentono ai sindaci di intervenire sugli organici, nonché di migliorare ed efficientare i servizi- sottolinea il sindacato- Unica Cgil non sarà né sodale né collusa con governi e ministri che vogliono distruggere il servizio pubblico. Al tavolo sui taxi al ministero due ministri sono assenti non giustificabili”.
Prosegue il sindacato: “Invece di affrontare e operare per risolvere i problemi strutturali del trasporto pubblico di linea, trovano il tempo e impegnano apparati dello Stato per smontare la legge 21/92”. Unica Cgil così conclude: “Il vero obiettivo è solo quello di smantellare il servizio pubblico taxi, per fornire macchine e autisti al servizio del nuovo caporalato gestito dalle multinazionali”.
“Più che decreto omnibus questo è un decreto nullibus, almeno sul fronte dei taxi: a maggior ragione lo sciopero minacciato dai tassisti risulta arrogante e strumentale. Spero che Salvini lo precetti: troppo facile fare il pugno duro con i migranti che naufragano sulle coste italiane e non con la lobby dei tassisti, noto serbatoio di voti per la Lega e tutta la destra, che tiene in ostaggio l’Italia”, afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
“La misura che si appresta a varare il governo nel cdm di questa sera, almeno leggendo le bozze che circolano, aumenta il numero delle licenze dei tassisti nei grandi centri: il decreto prevede gare che dovranno faranno i Comuni per aumentare le licenze. Forse il governo non lo sa ma questo è già nelle disponibilità di Comuni e Regioni. Lo stesso vale per l’aumento temporaneo di licenze: una misura- sottolinea Magi- che già esiste. Nulla di tutto questo però viene messo in pratica per paura della corporazione dei tassisti. Che ancora una volta dimostrano la loro arroganza: a questo inutile decreto nullibus del governo, i taxi rispondono con le minacce, giusto per far capire chi comanda. Salvini e i prefetti precettino lo sciopero: è stato già fatto per i treni, va fatto anche per i taxi con i turisti che affollano le città”.