(da Professionereporter.eu) La Provincia Pavese è in sciopero. Sta per essere venduta a un imprenditore misterioso. La decisione è stata comunicata attraverso una nota pubblicata sul giornale del 13: “La Provincia Pavese è in vendita. Un imprenditore (una società con interessi in provincia di Pavia, ci dice Gedi, il nostro attuale editore) la vuole comprare, ma non vuole che si conosca la sua identità. Non si tratta di imprenditori agricoli locali, come si vociferava in città da tempo. Lunedì 12, su richiesta dei giornalisti, Gedi ha dato una succinta informativa al comitato di redazione”.
Gedi prosegue la vendita a pezzi di quello che fu il gruppo Espresso-Caracciolo. Dal 2020 sono state alienate ad acquirenti diversi dodici testate locali, il settimanale L’Espresso, il bimestrale Micromega. Restano per ora nel gruppo la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, La Provincia Pavese, la Sentinella del Canavese, Radio Capital, Huffington Post e Limes.
“Noi, dipendenti della testata -prosegue il comunicato del Cdr della Provincia Pavese– abbiamo subito manifestato la nostra preoccupazione. Mercoledì 14 la Provincia Pavese non sarà in edicola; il sito internet non verrà aggiornato. Noi siamo fortemente preoccupati che imprenditori, magari di successo, ma che non conoscono in alcun modo il mondo dei media, pensino di improvvisarsi editori. A rischio c’è un giornale e, soprattutto, il diritto dei cittadini della provincia di Pavia di essere informati. La Provincia Pavese ha garantito sempre un’informazione indipendente, senza condizionamenti o imposizioni”.
Il Cdr rivolge cinque domande ai compratori misteriosi:
1) Perché volete comprare un giornale in un momento storico di crisi dell’editoria?
2) Qual è il progetto editoriale per rilanciare la Provincia Pavese?
3) È vero che volete vendere la sede?
4) Siete consapevoli che i fondi per gli stati di crisi dell’editoria sono in esaurimento?
5) Quali sono le ragioni di tanta riservatezza?
L’Associazione Lombarda dei Giornalisti e Fnsi hanno espresso il loro sostegno alla redazione, evidenziando l’importanza della trasparenza nell’affare e la necessità di coinvolgere la redazione nel processo decisionale. Alessandra Costante, segretaria Fnsi, dice: “Sul nome del possibile compratore è calato il silenzio. L’acquirente, che sta trattando con Gedi e che è già arrivato al passaggio della due diligence, ha chiesto che sul suo nome venga mantenuto stretto riserbo. Quindi siamo di fronte ad un segreto ‘industriale’ rispetto ad un’azienda che vuole acquistare un giornale. Peccato che segreti e informazione siano all’antitesi. Privare i giornalisti della Provincia Pavese delle necessarie informazioni per valutare il futuro della testata equivale a costringerli ad un salto nel buio. Privare i lettori della Provincia Pavese di informazioni determinanti sul futuro del loro quotidiano significa limitare il loro diritto di essere informati. Tanto più in Italia, Paese che non ha una legge sul conflitto di interessi che metta al riparo l’informazione”.