Ministri, quasi tutti, industriali, sindacalisti, economisti, alti prelati. A Rimini è cominciata la 44esima edizione del Meeting di Comunione e Liberazione che si illude di aprire la stagione politica autunnale, sia che si annunci un ‘autunno caldo’, come in passato spesso è accaduto, sia che ci si prepari a dover scrivere una Finanziaria ‘lacrime e sangue’, molto spesso accaduto in passato e come accadrà anche in questo 2023.
Tutti, a parte scomode eccezioni per un movimento da sempre contiguo al potere politico ed economico, parteciperanno alla settimana di incontri intitolata “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”.
Il suggello alla settimana di Rimini sarà posto proprio dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; ma prima sfilerannno quasi tutti i ministri, oltre a leader industriali e sindacali ed esponenti della società italiana, laici e religiosi.
L’apertura dei lavori sarà in carico al cardinale Matteo Zuppi, che celebrerà la messa che precede l’inizio del Meeting. L’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale italiana è anche incaricato dal Pontefice della missione diplomatica per preparare la strada ad un processo di pace fra Russia e Ucraina.
In realtà il Meeting di Cl è già nella cronaca, per il peggiore dei motivi: l’arresto di un suo memores domini accusato di ripetuta violenza sessuale su una 14enne. Cl esprime ufficialmente “dispiacere e costernazione” per la vicenda di abusi per cui è stato arrestato il 52enne che, in quanto membro dell’associazione laicale di Cl, dovrebbe vivere i precetti di povertà, castità e obbedienza.
In un comunicato il Movimento afferma di aver “sospeso la persona indagata da ogni incarico educativo all’interno di CL già alcune settimane fa, non appena è stata segnalata l’eventualità di possibili abusi e contestualmente all’aver ricevuto l’informazione che tale segnalazione era già stata rivolta anche alla autorità giudiziaria competente”. Ma questa è cronaca di ieri, la politica inizia oggi.