venerdì 22 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

IL “NAZISTA NERO” scelto da Trump si definiva anche “pervertito e schiavista”

Clamoroso colpo di scena che potrebbe avere enormi ripercussioni sulla campagna presidenziale. Uno scandalo politico locale che, se non fosse per il forte sostegno dato al candidato da Donald Trump e che sia avvenuto in uno Stato “chiave” per conquistare la Casa Bianca, verrebbe relegato come una ennesima storia salace di un politico. Lo riferisce Massimo Jaus sul sito La Voce di New York, il primo giornale online italiano in lingua inglese.

“A poche settimane dalle elezioni – scrive Jaus – il vicegovernatore della North Carolina, Mark Robinson, candidato scelto da Trump per essere eletto governatore dello Stato, è stato accusato dalla CNN del fatto che anni fa, su un sito porno, si definì nazista nero, favorevole alla schiavitù e pervertito sessuale.

Robinson nega, sostenendo che si tratti di una trappola preparata con l’Intelligenza Artificiale tesa dal suo avversario democratico. Smentite poco convincenti perché gli stessi collaboratori del vicegovernatore hanno confermato a Politico che gli indirizzi falsi usati da Robinson per entrare nel sito porno sono i suoi”.

“Oggi, sabato 21 settembre, Trump si recherà a Wilmington, in North Carolina, e tutto era stato predisposto affinché Robinson fosse sul palco accanto a lui. In passato l’ex presidente lo aveva definito “Un Martin Luther King con gli steroidi”. Nel corso di una raccolta di fondi elettorali tenuta a Mar-A-Lago alcuni mesi fa, il tycoon aveva ripetutamente chiesto ai suoi invitati di mettere mano al portafoglio per il candidato governatore della North Carolina perché rappresentava “il futuro della politica repubblicana in uno Stato del Sud”, aggiungendo che “Mark è una stella della politica che  dobbiamo amare e tenere stretta”.

Appena lo scandalo è esploso i giornali hanno cominciato a scavare più profondamente sul passato del vicegovernatore ed è stato scoperto che lui e la moglie hanno dichiarato la bancarotta personale per tre volte. Robinson non ha pagato le tasse per 5 anni e la moglie è sotto inchiesta da parte dei servizi sociali dello Stato perché i beneficiari dell’assistenza della sua non profit erano quasi tutti suoi famigliari. Sono stati citati in giudizio anche per un assegno a vuoto di 3.500 dollari dalle Girl Scout.

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L’INCUBO DI TRUMP

Alla “stella del partito” è stato subito ritirato l’invito al comizio di Trump di oggi. Più in generale, la tempesta sta travolgendo tutto il partito repubblicano nello Stato e i dirigenti del GOP non sanno cosa fare. I termini per ritirare la candidatura di Robinson e sostituirlo con un’altra persona sono scaduti. Restando ancora nella competizione elettorale c’è il fortissimo rischio che gli elettori non andranno a votare e che la larga fetta di quelli “incerti” non lo sceglieranno.

Dinanzi allo scandalo di Mark Robinson, lo staff di Kamala Harris, la candidata dem alla Casa Bianca, ha colto l’occasione per ricordare ancora una volta i legami di Trump con l’estrema destra americana filo-nazista. Non da oggi il vicegovernatore della Nord Carolina, oggi candidato alla carica più importante dello Stato, aveva fatto citazioni d Adolf Hitler e in più di un’occasione si era espresso in favore della schiavitù dei neri, oltre che definirsi un pervertito sessuale. Sul suo nome, tra i Repubblicani, non solo dello Stato del Sud, è caduto il silenzio e l’imbarazzo.

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