sabato 23 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

IL POTERE RESPINGE IL GIORNALISMO (Bozza)

Estate 2024, cosa c’entrano le vacanze di Giorgia Meloni e il naufragio dello yacht Bayesian?In entrambi i casi il giornalismo ha subito un attacco e ha dovuto fare un passo indietro. Con il giornalismo – pensiamo noi – anche tutti i cittadini.

Giorgia Meloni ha deciso di trascorrere di nuovo le vacanze in Puglia, Ceglie Messapica, Masseria Beneficio, completamente a lei e ai membri della sua famiglia dedicata. Dall’11 al 22 agosto la presidente del Consiglio non ha mai messo piede fuori dalle solide mura della Masseria. Una sparuta pattuglia di giornalisti stazionava fuori, ma non ha mai avuto la possibilità di incontrare chi sta governando il Paese. Qualche sprazzo informativo c’è stato, ma pilotato dall’ufficio stampa di Palazzo Chigi. Il 17 agosto è stata diffusa una foto gioiosa di Meloni con la figlia Ginevra in piscina. Il 18 l’arrivo del vicepremier Salvini, con notizie di bagni in piscina e partite a burraco, risate e panzerotti. Il 19 scoppia, grazie a un fondo del Giornale, il caso Arianna Meloni “che potrebbe essere indagata”. I giornalisti fuori dalla Masseria chiedono con insistenza una reazione e il 20 la portavoce di Arianna Meloni e del ministro Lollobrigida rende nota la versione della sorella della Presidente del Consiglio. Il 21 altra foto sui social: Giuseppe Santoro, produttore di salumi, che regala a Meloni una confezione con capocollo della Valle d’Itria.

Possibilità di fare domande, di avere anche per breve tempo un incontro fra potere esecutivo e mondo dell’informazione, nessuna. Il 22 Meloni lascia la Masseria all’alba. La Gazzetta del Mezzogiorno registra l’amarezza di Ceglie Messapica che sperava di vedere la Presidente dal vivo. Meloni sparisce per tre giorni. Questo è forse il momento più delicato. Prevale la privacy o il fatto che si ricopre una carica istituzionale decisiva? A memoria, non era mai successo. La stampa, poi, subisce un altro colpo: il portavoce di Palazzo Chigi in un comunicato ironizza: “Giorgia Meloni è in Italia, è in Italia, sempre reperibile per assolvere ai suoi compiti o in caso di necessità istituzionali. Ma questo non significa che debba comunicare pubblicamente in dettaglio i propri spostamenti, quasi si trovasse in regime di libertà vigilata o fosse un concorrente del Grande Fratello. A quanto risulta il ruolo di capo del governo non prevede ancora il braccialetto elettronico”.

I rapporti fra politica e stampa non sono mai stati idilliaci, a meno che la seconda non sia totalmente a disposizione. Ma questa insofferenza per il ruolo dell’informazione è inedito. Gli episodi di stampa tenuta a bada da parte di Meloni sono numerosi, dalla conferenza di fine anno spostata, alle conferenze stampa evitate o molto limitate nel corso dei viaggi all’estero. Berlusconi d’estate viveva blindato a Villa Certosa in Sardegna, ma si concedeva bagni di folla a Porto Rotondo e ogni tanto si concedeva anche ai giornalisti. Prodi durante il suo secondo gabinetto (2006-2008) faceva le vacanze in un villaggio a Roccamare (Grosseto), andava sotto l’ombrellone con i comuni mortali e molti pomeriggi, all’ora del tè, usciva di casa per incontrare brevemente i cronisti; da parte dei cronisti accettò perfino qualche invito a cena in un ristorante della zona.

 

E lo yacht Bayesian? La tragedia del 18 agosto vicino a Palermo è tuttora piena di misteri. Ma i giornalisti non hanno potuto fare del tutto il loro lavoro. I quindici superstiti sono stati immediatamente convogliati nell’hotel Domina Zaganella a Santa Flavia e la loro gestione è stata affidata a una società inglese specializzata in post disastri, incaricata da Angela Bacares, 57 anni, moglie di Mike Lynch, l’imprenditore il cui corpo è stato trovato all’interno del relitto.

E’ Bacares la responsabile della società Revtom Ltd, proprietaria del Bayesian. Vietati soprattutto i contatti con i giornalisti, che non hanno mai potuto vedere (figuriamoci contattare) i testimoni della vicenda. Uniche notizie quelle arrivate dalla conferenza stampa del Procuratore di Termini Imerese, che ha criticato la legge Cartabia, proprio per gli ostacoli che mette alla libera informazione.

Episodi d’estate. Si possono trarre conclusioni? Il giornalismo, quello nobile, ben fatto, teso alla ricerca della verità per conto dei cittadini, è sempre fastidioso. Ma veniva accettato, come conseguenza e pilastro della democrazia. Questo rispetto comincia a traballare. Chi detiene il potere (quello politico la Meloni, quello economico i protagonisti del naufragio di Palermo) non vuole noie, non intende spiegare, discutere, rispondere a domande. Ogni volta che l’emarginazione dei giornalisti riesce, ogni volta che i giornali e i giornalisti lo permettono, anche la democrazia fa un passo indietro.

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