Un avvio di settimana con l’alta pressione che ancora aleggia sull’Italia, poi di nuovo il cambio radicale con calo temperature e acqua a catinelle: è in arrivo una perturbazione atlantica che durerà per parecchi giorni, portando nuovamente un carico di maltempo su tante regioni ed un vortice di piogge. Martedì 15 ottobre: condizioni di tempo stabile e in alcuni casi mite – così secondo il meteo.it – con valori oltre i 24-25°C specie al Centro Sud e sulle Isole Maggiori, grazie alla presenza di un campo di alta pressione di origine africana. Solo cielo più coperto al nord con possibili piogge modeste a ovest. Ma poi, tutto cambia.
Un ciclone – vasta depressione – è in discesa dal Nord Atlantico, spinto da correnti d’aria fredde ed instabili di origine polare, in grado di portare le perturbazioni prima verso l’Europa occidentale e poi verso l’Italia. Clima che resterà tuttavia più soleggiato e temperato a sud, con temperature che – almeno fino a mercoledì – saranno gradevoli.
MARTEDI 15 OTTOBRE. Nord: Giornata con possibili nebbie mattutine in pianura e cielo sereno o poco nuvoloso altrove. Da segnalare la possibilità di deboli piovaschi lungo la costa ligure. Temperature stazionarie.
Centro: La giornata sarà caratterizzata da generali condizioni di bel tempo, il cielo si potrà vedere sereno o al massimo poco nuvoloso.
Sud: La giornata trascorrerà con generali condizioni di bel tempo, il cielo infatti si presenterà sereno o al più poco nuvoloso ovunque.
MERCOLEDI 16 OTTOBRE. Nord: Mercoledì, la pressione è prevista in calo, piogge sparse al Nordovest, più soleggiato e asciutto invece sulle regioni nordorientali. Temperature in generale lieve calo.
Centro: Giornata che trascorrerà con generali condizioni di bel tempo, il cielo sarà poco nuvoloso ovunque. Temperature massime fino a 26 gradi.
Sud: Giornata caratterizzata da un ampio soleggiamento, il cielo infatti sarà sereno o poco nuvoloso.
TERMOSIFONI. Sebbene il caldo stia ancora persistendo in diverse città, il calo delle temperature ha già toccato alcuni centri urbani del nord Italia creando l’esigenza di accendere i termosifoni. A Udine, per esempio, è già stato dato l’ok con circa due settimane di anticipo rispetto ai termini stabiliti. Chi altro può procedere e da quando: ecco la lista, che evidenzia la suddivisione delle province per zone climatiche.
Zona climatica A, Lampedusa, Porto Empedocle e Linosa: termosifoni accesi dal 1° dicembre al 15 marzo, per massimo sei ore al giorno.
Zona climatica B, province di Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani: termosifoni accessi dal1 dicembre al 31 marzo, per massimo otto ore al giorno.
Zona climatica C, province di Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto: termosifoni accesi dal 15 novembre al 31 marzo, per massimo dieci ore al giorno.
Zona climatica D, province di Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Vibo Valentia, Viterbo: termosifoni accesi dal 1° novembre al 15 aprile per massimo 12 ore al giorno.
Fascia E: province di Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona, Vicenza: termosifoni accesi dal 15 ottobre, fino al 15 aprile, per un massimo di 14 ore al giorno.
Zona climatica F, province di Belluno, Cuneo e Trento: nessuna limitazione.