L’Europa è in pericolo, dice Ursula von del Leyen durante il Consiglio straordinario dei capi di Stato e di governo europei riuniti a Bruxelles. Perciò bisogna fare presto a riarmarci. Ma è dalla Cina che arriva oggi per la prima volta una durissima reprimenda a Trump, definito senza mezzi termini “un bullo”, unita a una dichiarazione che mette i brividi: “La Cina è pronta a combattere qualsiasi guerra o qualsiasi altro genere di guerra
“L’Europa affronta un pericolo chiaro e immediato; dobbiamo essere in grado di difenderci e mettere l’Ucraina in una posizione di forza”. Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in un post sulla rete sociale X. Il piano di riarmo europeo mette insieme, almenoin apparenza, destra e sinistra,con la Lega che si chiede se “l’Unione Europea non voglia la terza guerra mondiale. La segretaria dei Democratici, Elly Schlein, contrariamente a un orientamento dei progressisti europei si dice favorevole a una “difesa comune, ma contraria al riarmo dell’Europa”.
Il messaggio di Ursula von del Leyen è stato pubblicato a corredo di un video con le immagini dell’avvio a Bruxelles di un Consiglio europeo straordinario: “ReArmEurope aumenterà la spesa per la difesa, rafforzerà la nostra base industriale della difesa e spingerà il settore privato a investire”. La presidente della Commissione si è intrattenuta a parlare anche con Volodymyr Zelensky, capo di Stato dell’Ucraina, invitato al Consiglio.
Alla fine la Cina ha risposto, ai dazi e alle provocazioni di Trump. E ha risposto con una durezza che ha pochi precedenti. Il portavoce del ministero degli esteri cinese Lin Jian ha messo nero su bianco, sui social, un vero e proprio avvertimento: “Esercitare una pressione estrema sulla Cina è l’obiettivo sbagliato, un errore di calcolo… Se gli Stati Uniti insistono nella guerra commerciale o con qualsiasi altro genere di guerra, la Cina combatterà fino alla fine. Consigliamo agli Stati Uniti di mettere da parte la loro faccia da bulli e tornare sulla retta via del dialogo e della cooperazione il prima possibile”.
Il post è stato anche ripubblicato dall’ambasciata cinese negli Stati Uniti, che rincarato la dose: “Se la guerra è ciò che vogliono gli Stati Uniti, che si tratti di una guerra tariffaria, di una guerra commerciale o di qualsiasi altro tipo di guerra, siamo pronti a combattere fino alla fine”. Lin ha anche affermato che la questione del fentanyl è “una scusa” che gli Stati Uniti usano per imporre dure misure commerciali contro Cina, che nel frattempo ha reagito ai dazi imponendone a sua volta su una serie di prodotti agricoli statunitensi.