Sabrina Ferilli fotografata sullo yacht mentre si gode gli ultimi scampoli dell’estate. Le foto della bella attrice romana hanno fatto il giro dei social suscitando molti apprezzamenti ma, com’era prevedibile, qualche critica.
La bellezza della Ferilli (nella foto da PontileNews) colpisce ancora i suoi tanti fan, ma c’è un aspetto della sua vacanza, non all’altezza del suo fascino e delle sua simpatia, che sembra essere sfuggita: la replica che fa sui social al commento provocatorio di un lettore.
Il quale sui social aveva scritto: “Ti ha invitato D’Alema sulla sua barchetta da compagno?”.
Lei ha replicato con apparente ironia: “No, gente che ha più soldi di lui… e ha scelto me come ospite… invece che te! La vita è crudele“. Ovvero, alla maniera del marchese del Grillo o di Briatore, io sono io e voi non siete nulla.
Tipica risposta – a un commento fuori luogo e maligno – di chi pensa che l’ironia possa attenuare osservazioni, critiche e far tacere le malelingue. In realtà rispondendo in quel modo equipara colui che non sta sullo yacht e rosica a uno sfigato.
La Ferilli, sedicente di sinistra, ha sposato un milionario in euro un tempo filo-leghista, frequenta da varie stagioni, ospite della De Filippi gli studi televisivi di Mediaset, assorbendone qualche stilema, e di recente ha detto che Elly Schlein (anche della neosegretaria del Pd si dice che sia ricca, ndr) è troppo radicale.
E’ proprio vero, comunque, che i troppi soldi finiscono, prima o poi, per ammorbidire le idee e i principi. Un po’ ci fa dare ragione a Groucho Marx che diceva: “Questi sono i miei principi, ma se non vi piacciono ne ho degli altri”.
La ricchezza, ripeteva un mio saggio amico, va, invece, accettata e, soprattutto, digerita. La Ferilli, anziché annacquare le sue convinzioni e rispondere da arricchita allo sfigato di turno, poteva benissimo replicare mostrando orgoglio e fierezza.
“Sono ricca, mi piace andare con mio marito e con i miei amici danarosi sullo yacht ma resto una convinta sostenitrice della sinistra”. Nessuno si sarebbe scandalizzato, a parte Sallusti e qualche altro manganellatore o generale della Destra. (PdA)