L’Ansa pubblica il testamento di Silvio Berlusconi che ha potuto visionare in esclusiva. In sintesi: a Pier Silvio e Marina, figli di primo letto, è andata la maggioranza della Fininvest con il 53 per cento del gruppo. Un legato di 100 milioni di euro, sempre secondo quanto riferisce l’Ansa online, è stato destinato al fratello Paolo Berlusconi, 100 milioni alla compagna Marta Fascina e 30 milioni di euro a Marcello Dell’Utri. Quest’ultimo, in una breve dichiarazione all’Ansa, ha detto di essere rimasto scioccato dal generoso lascito di Berlusconi e che da questa mattina non fa altro che piangere.
“Lascio la disponibile in parti uguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei 5 figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi” è scritto nel testamento. Nessuno dei cinque figli, quindi, deterrà il controllo solitario della Fininvest.
Da giorni televisioni, giornali e siti online sono invasi da articoli sul patrimonio dei Berlusconi. Quote azionarie di società, alcune di grandi dimensioni, ville, opere d’arte, partecipazioni: tutto è stato e viene scandagliato per dare in pasto a voraci lettori, appassionati di dinamiche delle dinastie famigliari, più particolari possibili sulla ricchezza e sul potere di Silvio Berlusconi.
Il tutto per alimentare e soddisfare curiosità e, spesso, malcelate invidie. A questo punto per chiudere questa antipatica “caccia al tesoro” non resta che scrivere: Berlusconi era, come tutti sanno da sempre, ricco, ricchissimo, e che anche i suoi eredi continueranno a esserlo.