Lucia Simeone, segretaria accreditata del parlamentare europeo di Forza Italia Fulvio Martusciello, è stata arrestata stamani nel Casertano. L’operazione, condotta dalla polizia, è il risultato di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità belghe. La Simeone è accusata di associazione a delinquere, riciclaggio e corruzione.Il nome di Martusciello è emerso nei media negli ultimi giorni, legato a un’inchiesta che ha preso piede a Bruxelles, nota come “caso Huawei”. L’indagine ha già portato all’arresto di quattro lobbisti associati al gigante cinese, accusati di aver corrotto un numero significativo di eurodeputati per promuovere gli interessi cinesi in Europa. Il coinvolgimento di un collaboratore di un eurodeputato di spicco come Martusciello, che è anche segretario della Campania di Forza Italia, non può passare inosservato. Sebbene nessun eurodeputato o assistente sia stato formalmente indagato, l’arresto di Simeone potrebbe innescare una serie di reazioni a catena nel Parlamento europeo. L’inchiesta non è conclusa.
AFRICANA LA NUOVA PRESIDENTE DEL CIO. Kirsty Coventry è stata nominata 10ª Presidente del Comitato Olimpico Internazionale. La 41enne originaria dello Zimbabwe è stata eletta tramite voto segreto tra sette candidati durante la 144ª Sessione del CIO, tenutasi a Costa Navarino, in Grecia. Il suo mandato avrà una durata di otto anni. Subentra a Thomas Bach, che ha guidato il CIO dal 2013 ed è stato riconfermato nel 2021. Assumerà l’incarico il 23 giugno 2025. Bach lascerà anche la sua posizione di membro del CIO e diventerà Presidente onorario. Coventry sarà la prima donna e la prima rappresentante del continente africano a ricoprire questo ruolo. Il suo primo grande impegno sarà la supervisione dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. “Oggi i soffitti di cristallo sono stati infranti e sono pienamente consapevole delle mie responsabilità come modello”, ha commentato la presidente che è stata olimpionica del nuoto.
NOTIZIE DEL 19 MARZO 2025
ARRESTATO IL SINDACO DI ISTANBUL, AVVERSARIO DI ERDOGAN. La polizia ha fatto irruzione nell’abitazione di Ekrem Imamoglu,sindaco di Istanbul, per arrestarlo. I giornali riferiscono che l’operazione è collegata a un’indagine per corruzione. Figura di spicco dell’opposizione al presidente Erdogan, Imamoglu (nella foto Reuters con la moglie) ha fatto sapere attraverso i social che centinaia di poliziotti si sono presentati alla sua porta. “Ho fiducia nella mia nazione” ha detto. L’ordine di arresto per Imamoglu è stato emesso sulla base delleaccuse di “estorsione, corruzione, frode e turbativa d’asta da parte di un’organizzazione criminale” e per “favoreggiamento nei confronti dell’organizzazione terroristica Pkk”, riferiscono vari media turchi. Nei raid della polizia di questa mattina, oltre a Imamoglu sono state arrestate circa cento persone ritenute a lui vicine, tra cui il giornalista Ismail Saymaz.
LIEVI MIGLIORAMENTI PER PAPA FRANCESCO. Anche oggi le condizioni del Papa migliorano sia per la situazione motoria, sia per quella respiratoria. Lo afferma la Sala stampa vaticana. La situazione continua a restare stabile in un quadro complesso. I miglioramenti sono nell’uso dell’ossigeno: continua la diminuzione della ventilazione meccanica non invasiva (maschera che copre naso e bocca) durante la notte e dell’ossigenazione ad alti flussi durante il giorno. La giornata del Pontefice è trascorsa tra terapie, preghiera e un po’ di attività lavorativa. Il Papa continua a seguire una dieta alimentare prescritta dai medici composta anche da cibo solido.
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LE MOSSE DI NETANYAHU PER RESTARE A GALLA: RIPRENDE LA GUERRA, RIPORTA AL GOVERNO BEN-GVIR E LICENZIA IL CAPO DELL’INTELLIGENCE. MIGLIAIA DI MANIFESTANTI PROTESTANO CONTRO IL PRIMO MINISTRO
Il primo ministro israeliano ha ripreso la guerra a Gaza per salvarsi la carriera, assediato com’è da inchieste e dalle pesanti critiche che gli arrivano non soltanto dall’opposizione ma anche dal mondo dell’intelligence e delle forze armate. Lo sostengono vari osservatori interni che indicano tre motivi: far tornare nell’esecutivo l’ultradestra – e infatti al governo è stato accettato con voto unanime dei ministri il ritorno dell’estremista di destra Ben Gvir – fermare le inchieste su corruzione e contatti con il Qatar e attenuare le responsabilità per l’attacco e la strage di Hamas del 7 ottobre. In un clima già acceso da tensioni politiche, Netanyahu ha poi annunciato l’intenzione di rimuovere Ronen Bar da direttore del Shin Bet, l’agenzia di sicurezza interna che guida da ottobre 2021. La mossa è stata annunciata in un contesto di controversie e indagini legate agli errori che hanno permesso a Hamas gli attacchi del 7 ottobre 2023, e anche dei contatti tra il governo israeliano e il Qatar. Intanto, migliaia di manifestanti stanno partecipando a una protesta contro il governo, bloccando l’ingresso principale di Gerusalemme e marciando verso la residenza del primo ministro Netanyahu. Immagini e filmati del corteo sono stati trasmessi dalle televisioni di Israele. I manifestanti contestano la decisione del primo ministro di rimuovere Ronen Bar, il capo dei servizi segreti Shin Bet, allo stesso tempo la ripresa dei bombardamenti nella Striscia di Gaza.
A BOLOGNA E NAPOLI MANIFESTAZIONI PRO-PALESTINA. Trecento manifestanti hanno inscenato una protesta in piazza del Nettuno contro i bombardamenti sulla Striscia di Gaza al grido di “Israele assassino, è pulizia etnica”. Il raid ha di fatto sancito la rottura della tregua. Al presidio, convocato dai Giovani palestinesi, erano presenti una delegazione di Amnesty, sindacati di base, e Patrick Zaki, che sui social ha più volte criticato l’operato di Israele. Lungo corteo a Napoli “contro il riarmo e il genocidio. Con la resistenza palestinese fino alla vittoria” lungo Via Toledo (nella foto). L’appello lanciato dalla rete Napoli per la Palestina per non “rimanere indifferenti di fronte al genocidio” ha portato in strada centinaia di persone che hanno dato vita a una manifestazione pacifica lungo una delle arterie principali della città.
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DOPPIO SCIOPERO: OGGI I TRENI, VENERDI’ I TRASPORTI LOCALI. Oggi agitazione del personale ferroviario aderente all’Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie che coinvolgerà il personale di Trenord, Trenitalia, Tper e Italo Ntv .Venerdì 21 marzo sciopero dei trasporti locali. Ecco la situazione a Bologna e in Emilia Romagna: i servizi Tper di bus di Bologna e Ferrara non saranno garantiti dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio. Lo sciopero riguarda anche il personale dedicato al “Marconi Express”, il cui servizio potrebbe non essere garantito. Per i mezzi urbani, extraurbani e del servizio Taxibus di Ferrara saranno garantite solo le corse dai capilinea periferici, centrali e intermedi con orario di partenza fino alle ore 8.15 al mattino e fino alle ore 19.15 alla sera. Per le linee urbane di Imola verranno garantite tutte le corse complete in partenza dalla stazione ferroviaria, o dall’autostazione, fino alle ore 8.20 e fino alle ore 19.20.