Joe Biden non capisce la realtà del dopo-dibattito disastroso con Trump. Il presidente ha detto a George Stephanopoulos che si ritirerà solo se “il Signore Onnipotente” glielo chiederà. Nessuna intervista potrebbe cancellare il danno che Joe Biden ha arrecato alla sua campagna elettorale nel primo dibattito presidenziale, ma la sua conversazione di stasera con George Stephanopoulos ha dimostrato che il Presidente non capisce nemmeno quanto sia profondo il danno.
L’intervista di 20 minuti, andata in onda sulla ABC, ha visto un Biden combattivo, più simile al Presidente che ha tenuto un discorso sullo Stato dell’Unione ampiamente lodato a marzo che a quello che si è sgretolato sul palco di un dibattito la scorsa settimana. Biden è chiaramente convinto di poter e voler vincere la gara contro Donald Trump, ma sembra bloccato al 26 giugno, incapace di riconoscere i dubbi che il suo partito e gli elettori nutrono nei suoi confronti dopo il primo dibattito presidenziale.
Uno dei momenti più eclatanti dell’intervista è stato quando Stephanopoulos ha chiesto a Biden se si sarebbe sottoposto a una valutazione neurologica indipendente. Egli ha rifiutato. “Senta, ho un test cognitivo ogni singolo giorno”, ha detto Biden, sottolineando i doveri della presidenza. Se questo è vero, il 27 giugno ha fallito il test e nessuna intervista, per quanto forte, può cancellare questo fallimento.
Il Presidente non ha contestato la sua scarsa performance nel dibattito. “È stato un brutto episodio. Non c’è alcuna indicazione di condizioni gravi”, ha detto Biden, dando la colpa alla sua preparazione, a un brutto raffreddore, alla stanchezza, a Trump che gli ha urlato contro nonostante il suo microfono fosse spento e alle numerose bugie di Trump.
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