giovedì 20 Marzo 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

LE SCHEDATURE DEL SINDACO

Il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha “schedato”, almeno a partire dal 2020, critici, oppositori e, soprattutto, giornalisti. Quelli che gli hanno dedicato servizi, commenti, inchieste. In cima alla lista, il quotidiano Domani, diretto da Emiliano Fittipaldi, e la trasmissione di Raitre Report, condotta da Sigfrido Ranucci. E’ quanto riporta il sito professionereporter.eu

La scoperta del “faldone” incriminato di un centinaio di pagine, completo di articoli giornalistici e articoli satirici sul Sindaco, confezionato dai suoi uffici, è avvenuta nel corso di un sequestro di atti nell’ufficio del suo capo di gabinetto, Derek Donadini, a Ca’ Farsetti, la sede del Consiglio e della Giunta lagunare che s’affaccia sul Canal Grande.

A darne per prima la notizia è stata l’edizione de La Nuova Venezia di sabato 13 marzo, con un articolo a firma di Roberta De Rossi, esponente anche del Comitato di redazione del giornale. Il sequestro è avvenuto nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria sull’area dei Pili.

Se la notizia fa ora discutere la città sui metodi spicci e di “dossieraggio” utilizzati dal Sindaco verso i suoi critici, tuttavia essa non desta particolare meraviglia. E’ stato lo stesso Brugnaro a mettere in guardia esplicitamente i suoi oppositori, sotto le più diverse forme, già nel corso di una diretta Facebook di fine marzo 2020: “Chi fa polemiche pretestuose sappia che avrà tempo per essere richiamato a quello che ha fatto in questo periodo. Abbiamo segnato nomi e cognomi. Seguiamo giorno per giorno tutto quello che viene scritto, scrivete pure. Noi non rispondiamo, ne parleremo un’altra volta”.

Correva l’anno delle inchieste di Domani e delle trasmissioni di Report che in seguito, nel 2024, hanno anche suscitato l’interesse della Procura della Repubblica di Venezia, che ha avviato un’indagine, per altro portata a termine solo poche settimane fa.

Nel “faldone” è stata rinvenuta una ricca raccolta di commenti, post, pagine di satira locale, tabelle, opinioni di singoli consiglieri comunali, giornalisti, ma pure di normali cittadini e rappresentanti della società civile, dove sono state annotate e sottolineate parole come “arrogante”, “prepotente”, “grebano” (in genovese “grezzo”, in veneziano “arido”) rivolte alla persona di Brugnaro e che qualificherebbero complessivamente l’atteggiamento e il comportamento del Sindaco.

Lui, per tutta risposta, è tornato a commentare, come riporta la testata online VeneziaToday: “Penso che siano cose che fanno i miei tecnici, e lo continueranno a fare. Giusto che lo facciano, per avere memora di cosa ho subito per governare questa città”. Nello schedario sono indicati anche, da 1 a 5, i voti circa la gravità delle espressioni usate da chi ha contestato nel corso del tempo il Sindaco di Venezia.

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