martedì 26 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

L’economia sommersa e illegale ha toccato in Italia i 192 miliardi di euro

L’economia non osservata – ovvero l’economia sommersa e quella illegale – nel 2021, ultimo dato fornito dall’Istat, ha toccato in Italia i 192 miliardi di euro.

Il valore aggiunto generato dalla somma di economia sommersa e attività illegali ha segnato una crescita del 10 per cento rispetto all’anno precedente quando era 174,6 miliardi, sostanzialmente in linea con la dinamica del Pil (+9,7%). L’incidenza  sul Pil si è di conseguenza mantenuta costante.

Le principali componenti dell’economia sommersa sono costituite dal valore aggiunto occultato tramite comunicazioni volutamente errate del fatturato e dei costi o generato mediante l’utilizzo di lavoro irregolare. In sostanza include tutte quelle attività che sono volontariamente celate alle autorità fiscali, previdenzialie statistiche. Esso è generato da dichiarazioni mendaci riguardanti sia fatturato e costi delle unità produttive, sia l’impiego di
lavoro irregolare.

Ulteriori integrazioni derivano dalla valutazione delle mance che i lavoratori dipendenti ricevono dai clienti in alcune attività economiche e dalla valutazione degli affitti in nero. Ad esso si aggiunge il valore dei fitti in nero, delle mance e una quota che emerge dalla riconciliazione fra le stime degli aggregati dell’offerta e della domanda.

L’economia illegale include sia le attività di produzione di beni e servizi la cui vendita, distribuzione o possesso sono proibite dalla legge, sia quelle che, pur essendo legali, sono svolte da operatori non autorizzati. Le attività illegali incluse nel Pil dei Paesi Ue sono la produzione e il commercio di stupefacenti, i servizi di prostituzione e il contrabbando di sigarette.

La crescita dell’economia non osservata è stata guidata dalle sotto-dichiarazioni, che ha segnato un aumento di 11,7 miliardi di euro (pari al 14,6%) rispetto al 2020. Di minore entità l’incremento del valore aggiunto generato dall’utilizzo di lavoro irregolare (5,7 miliardi di euro, pari al 9,2%) e dalle attività illegali (0,9 miliardi di euro, pari al 5,0%).

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

CATEGORIE ARTICOLI

Articoli recenti