A sorpresa, l’Accademia di Svezia ha conferito il premio 2024 per la letteratura alla scrittrice sudcoreana Han Kang (foto Adelphi), che con il romanzo “La vegetariana” aveva vinto nel 2016 il Man Booker International Prize. Figlia dello scrittore Han Seung-won[ è nata a Gwangju il 27 novembre 1970. Dopo gli studi all’Università Yonsei di Seul (letteratura coreana), esordisce con una raccolta poetica nel 1993. L’anno successivo esce il suo primo romanzo al quale ne seguiranno altri cinque. Dal 2013 insegna scrittura creativa al Seoul Institute of the Arts.
Nel 2016 “La vegetariana” (Adelphi), storia di una donna che decide di smettere di mangiare carne in una società che non approva tale scelta, viene premiato con il Man Booker International Prize. Nel 2017 vince il Premio Malaparte per il libro Atti umani. Il 7 settembre scorso, il Festivaletteratura di Mantova, confermando la sua spiccata propensione a scovare e proporre talenti letterari di tutto il mondo, aveva dedicato alla scrittrice sudcoreana la lettura di alcune sue opere tra cui appunto La vegetariana, Atti umani e White book.
Tra i favoriti della vigilia, la scrittrice cinese Can Xue, l’australiano Gerald Murnane e Alexis Wright, scrittrice aborigena australiana il cui romanzo più noto è I cacciatori di stelle. Tra i big le previsioni puntavano su Salman Rushdie, Michel Houellebecq, Margaret Atwood, Mircea Cartarescu e Haruki Murakami, autore giapponese superfavorito da anni.
A maggio 2019 Han Kang ha consegnato un suo manoscritto inedito, intitolato Dear Son, My Beloved, alla Biblioteca del futuro, un progetto artistico culturale ideato da Katie Paterson e supportato dalla città di Oslo. Progetto culturale di land art concettuale, prevede la realizzazione di una biblioteca composta di 100 opere inedite, offerte una all’anno a partire dal 2014 da altrettanti autori di diversa nazionalità, età, genere letterario, selezionati “per il loro eccezionale contributo alla letteratura e alla poesia e per la capacità delle loro opere di catturare l’immaginazione di questa e delle generazioni future”.
Mille abeti rossi piantati nello stesso anno nella foresta di Nordmarka, alla periferia della capitale norvegese, forniranno la materia prima per stampare questi manoscritti, che verranno pubblicati e resi disponibili solo nel 2114, 100 anni dopo l’avvio dell’iniziativa. Un progetto che unisce l’istanza di tutela e di preservazione della natura – per un secolo quella parte di foresta non potrà essere toccata – con il messaggio di speranza assegnato alla letteratura e al libro. Così come le altre opere di questa biblioteca, anche il libro di Kang verrà pubblicato e reso disponibile solo nel 2114, cento anni dopo l’avvio dell’iniziativa.