lunedì 10 Febbraio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

L’EUROPA? IN FONDO A DESTRA

di Paula Soler, Marco Fazzini, Euronews

Riprendendo lo slogan di Trump e guardando alle misure da lui già introdotte in poche settimane, il partito di estrema destra Patrioti per l’Europa rilancia la sua missione per conquistare la maggioranza nei governi locali e in Ue.

“Hacer Europa grande otra vez (Rendiamo l’Europa di nuovo gramde, ndr)“. Il messaggio che replica lo slogan di Donald Trump campeggia sul palco dell’evento del partito di estrema destra Patrioti per l’Europa a Madrid.

Il gruppo vuole essere la nuova “normalità” a Bruxelles e in tutta l’Unione eurorpea. La strategia per realizzare questo progetto, condivisa dai leader durante la due giorni nella capitale spagnola, prevede il superamento di socialisti, liberali e Partito Popolare Europeo.I Patrioti vogliono replicare in Europa il “Make America Great Again” di Trump, adattando le politiche utilizzate negli Stati Uniti agli Stati membri dell’Ue.

“Stiamo vivendo un’epoca storica e il mio messaggio a tutti i vecchi leader, da Macron a Scholz, fino al vostro Pedro Sanchez: è arrivata la vostra fine. Loro sono storia”, ha detto sabato Geert Wilders, leader del Partito della Libertà nei Paesi Bassi, ai circa duemila presenti.

Il vertice di Madrid è stato il primo dopo la nomina dello spagnolo Abascal a leader del partito europeo, avvenuta a novembre. Il partito punta ora a ottenere maggioranze nei governi nazionali e nel processo decisionale dell’Ue, dove solo il primo ministro ungherese Viktor Orbán occupa attualmente un seggio nel Consiglio dell’Ue, in rappresentanza dei 27 Stati membri.

“Deve terminare questa dittatura globale, la grandezza dell’Europa sta nelle capitali europee e questa grandezza europea si può conquistare solo rispettando la storia, la sovranità e la libertà che è minacciata senza pudore da sinistri commissari, da tutte le parti. Lo stiamo vedendo in Germania contro Alice Weidel a cui auguriamo la vittoria alle prossime elezioni”, ha detto Abascal sul palco dei Patrioti.

Viktor Orban, Santiago Abascal e Marine Le Pen
Viktor Orban, Santiago Abascal e Marine Le Pen (Patriotas)

“Dobbiamo fare quello che ci ha detto Trump: combattere, combattere, combattere. Dobbiamo riconquistare un’Europa che è nostra e che ci appartiene. Un’Europa cristiana”, ha dichiarato André Ventura, leader del partito di estrema destra Chega in Portogallo.Il partito Patrioti per l’Europa dice di fondarsi sulla sovranità nazionale, sui valori tradizionali e sulla difesa della libertà di parola e della sicurezza. È composto, tra gli altri partiti, dal Rassemblement National di Marine Le Pen (Francia), dal Fidesz di Viktor Orbán (Ungheria), dalla Lega di Matteo Salvini (Italia), dal Partito della Libertà Pvv di Geert Wilders (Paesi Bassi), da Andrej Babiš (Cechia) e dal Partito della Libertà FPÖ (Austria) di Herbert Kickl.

Al Parlamento europeo, Patrioti per l’Europa conta 89 eurodeputati ed è il terzo gruppo più numeroso dopo il Partito Popolare Europeo (Ppe) e i Socialisti e Democratici (S&D). “Abbiamo bisogno di un ritorno a politiche realistiche basate sul libero mercato e su Stati nazionali forti”, ha dichiarato Petr Macinka del partito ceco Motorists for Themselves. Né liberali, né progressisti, né socialisti: “Solo i patrioti possono rendere l’Europa di nuovo grande”, ha aggiunto Macinka.

Andrej Babiš della Repubblica Ceca ha fatto eco a questi sentimenti, sostenendo che i partiti tradizionali stanno fallendo con l’Ue. “Ci dicono che l’Europa sarà competitiva, eppure impongono regolamenti che strangolano le imprese e i cittadini”, ha affermato. I dieci leader del partito hanno anche discusso le strategie per smantellare il Green Deal ed espandere la loro influenza nell’Ue.

“L’elezione di Trump non può essere analizzata solo come una semplice alternanza politica in un Paese democratico e neppure solo come il sussulto patriottico di una nazione che giustamente respingere le forze del declino. Noi siamo di fronte a un vero e proprio cambiamento globale. Tutti capiscono che qualcosa è cambiato. Da parte sua, l’Unione europea sembra essere sotto shock”, ha detto l’esponente di Rassemblement National Le Pen dicendo che i Patrioti sono pronti a dialogare con Trump.

All’appoggio a Trump le ha fatto eco il leader della Lega Matteo Salvini “Serve una rivoluzione democratica. Serve il cambiamento. Noi Patrioti siamo qui per questo, per proporre un nuovo modello di Europa, un patto tra nazioni libere, di Stati che decidono insieme su poche cose importanti nel rispetto delle proprie sovranità. Questo cambiamento guarda agli Stati Uniti dove Trump, in pochi giorni, ha dimostrato che questa rivoluzione del buon senso è possibile”, ha detto Salvini sul palco dei Patrioti, dicendosi poi favorevole allo stop ai finanziamenti all’Oms e alla messa in discussione della Corte penale internazionale. Due istituzioni attaccate da Trump nei giorni scorsi.

“Il nostro amico Trump, il tornado Trump, ha cambiato il mondo in appena un paio di settimane e un’epoca è finita. Ieri eravamo eretici, ieri dicevano che eravamo il passato, oggi tutti vedono che siamo il futuro”, ha detto il premier ungherese Viktor Orbán. “A causa di Bruxelles, l’economia europea sta crollando. Stiamo spendendo i nostri soldi per l’Ucraina, per una guerra senza speranza, e l’Europa è invasa da immigrati clandestini. Bruxelles ha aperto le porte agli immigrati clandestini”, ha aggiunto Orbán criticando ancora una volta l’Unione europea.

All’evento ha partecipato anche Kevin Roberts, presidente del think tank conservatore americano The Heritage Foundation, e sono stati trasmessi anche video messaggi della venezuelana María Corina Machado e del presidente argentino Javier Milei. Il presidente argentino ha inviato un messaggio di incoraggiamento agli amici Patrioti e “al caro amico Abascal perché continui a lottare per l’idea di libertà”.”Viva la libertà, fanculo”, ha detto Milei.

“Patriots è un partito transatlantico, ma anche aperto. Non è solo un’alleanza con il Nord – gli Stati Uniti – ma anche con il Sud. È qui che Vox gioca un ruolo chiave, creando un ponte con Milei e Peña”, ha dichiarato venerdì a Euronews l’eurodeputato spagnolo di Vox Jorge Buxadé. Buxadé ha sottolineato che sotto la guida di Santiago Abascal, uno degli obiettivi principali del partito è quello di sostenersi a vicenda per vincere le elezioni. “Non siamo più solo il futuro, siamo il futuro reale e immediato”, ha dichiarato.

L’evento è stato interrotto da un’attivista di Femen che, a seno scoperto, ha gridato “non un altro passo verso il fascismo”. L’attivista è stata rapidamente allontanata dalla sicurezza.

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