Il Parlamento europeo ha approvato, con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti, il paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all’Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate all’Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo”. Gli eurodeputati italiani hanno votato essenzialmente contro, ma si registrano però divisioni nel Pd e in Forza Italia. Compattamente contrarie le delegazioni di Lega e Fratelli d’Italia e, a sinistra, Movimento 5 Stelle e Avs. In Forza Italia Massimiliano Salini e Marco Falcone hanno votato a favore del punto, ma quest’ultimo ha fatto sapere che intende cambiare il suo voto. Defezioni anche nel Pd. A favore del punto 8 – quello che chiede l’abolizione nelle restrizioni delle armi – hanno votato Pina Picierno e Elisabetta Gualmini.

Nella votazione sul paragrafo specifico dei missili da dirigere verso la Russia solo 3 eurodeputati italiani votano a favore, ma sul documento definitivo i sì arrivano dalle intere delegazioni di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Dem (con l’eccezione di Strada e Tarquinio). Contrarie le delegazioni di M5s, Lega, Sinistra e Verdi. Si spaccano sia le famiglie europee (anche a sinistra) sia le coalizioni italiane.

LA RUSSIA: “RISCHIO DI GUERRA NUCLEARE”

“Per vostra informazione: il tempo di volo di un missile Sarmat fino a Strasburgo è di tre minuti e 20 secondi”: lo ha dichiarato il presidente della Duma, Viaceslav Volodin, dopo aver commentato l’approvazione da parte dell’Eurocamera del paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all’Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate all’Ucraina”. Lo riporta l’agenzia Interfax. “L’unica cosa che il Parlamento europeo dovrebbe fare dopo questa dichiarazione è sciogliersi”, ha detto ancora Volodin. Mosca dice all’Unione Europea che vi sarà il ricorso alle armi nucleari se Kiev usa missili “Ciò che chiede il Parlamento europeo conduce verso una guerra mondiale con armi nucleari”.

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Il Parlamento europeo afferma che l’Ucraina deve essere in grado di colpire obiettivi militari legittimi in Russia; nella risoluzione (non vincolante e adottata con 425 voti a favore, 131 contrari e 63 astensioni), che include anche il paragrafo 8 su quest’ultimo punto, gli eurodeputati affermano che, senza l’abolizione delle attuali restrizioni all’uso dei sistemi d’arma occidentali, “l’Ucraina non può esercitare pienamente il suo diritto all’autodifesa e rimane esposta ad attacchi contro la popolazione e le infrastrutture”.

Il testo approvato dal Parlamento europeo sottolinea che “le forniture insufficienti di munizioni e le restrizioni sul loro uso rischiano di annullare l’impatto degli sforzi compiuti finora e deplora la diminuzione del volume degli aiuti militari bilaterali all’Ucraina da parte dei Paesi dell’Ue”. Gli eurodeputati ribadiscono inoltre l’invito agli Stati membri a rispettare l’impegno assunto nel marzo 2023 di consegnare un milione di munizioni all’Ucraina e ad accelerare la consegna di armi, sistemi di difesa aerea e munizioni, compresi i missili Taurus.

Nella risoluzione si chiede inoltre agli Stati membri di “mantenere ed estendere la politica di sanzioni Ue contro la Russia, la Bielorussia e i Paesi e le entità non appartenenti all’Ue che forniscono alla Russia tecnologie militari e a doppio uso”. I deputati condannano inoltre la vendita di missili balistici dall’Iran alla Russia e chiedono un rafforzamento delle sanzioni contro Teheran e la Corea del Nord. Gli eurodeputati infine invitano gli Stati membri a lavorare attivamente per ottenere il più ampio sostegno internazionale possibile per l’Ucraina e individuare una soluzione pacifica alla guerra.

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