sabato 23 Novembre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

L’ex compagna di Alain Delon: “I tre figli vogliono far morire il padre”

I figli di Alain Delon “vorrebbero uccidere il padre”.  E’ quanto sostiene l’ex compagna dell’attore francese affetto da linfoma diffuso. Una nuova querelle giudiziaria agita quindi la vicenda dello stato di salute di Alain Delon. L’ex compagna dell’88enne attore, Hiromi Rollin, ha denunciato i figli di Delon del tentativo di omicidio del padre.

La donna infatti ha inviato ieri una lettera alla procura di Montargis, che sta indagando sulle condizioni di salute del divo, nella quale chiede di “svolgere indagini urgenti” su fatti che, secondo lei, somigliano a un “tentativo di omicidio premeditato” da parte dei figli dell’attore sul padre. Lo riferisce il quotidiano francese ‘Le Figaro’ che cita fonti vicine al caso.

Nella lettera, scritta dal suo avvocato e visionata da ‘Le Figaro’, la Rollin evidenzia il peggioramento delle condizioni di salute del grande attore con il quale ha vissuto per più di trent’anni nella proprietà di Douchy, da cui è stata cacciata dai figli la scorsa estate. La donna sostiene che quando viveva ancora con Delon, affetto da un linfoma diffuso, le sue condizioni di salute fossero stabili grazie alle cure dei medici svizzeri dell’attore.

Dopo la sua ‘cacciata’ da Douchy, però, la Rollin sostiene che i figli non avrebbero portato il padre in Svizzera per il nuovo controllo previsto per il 28 agosto e che non avrebbero consultato il medico che aveva in cura Delon dal 30 giugno. Secondo l’ex compagna dell’attore, questa decisione di interrompere le cure, sarebbe testimoniata da uno scambio di messaggi tra i figli Anouchka, Anthony e Alain-Fabien in cui si dicono “consapevoli che le cure sono vitali” e che interromperle “accelererebbe la morte del padre”.

 Negli sms, visionati da ‘Le Figaro’, il figlio Anthony avrebbe proposto “di sospendere immediatamente la chemio” e di nutrire il padre con “succhi di frutta per compensare le sue carenze”, nella convinzione che la chemioterapia avrebbe aiutato ad “accelerare l’irrimediabile”.
La Rollin e il suo avvocato nella lettera collegano l’attuale peggioramento delle condizioni di Delon a questo mancato “follow-up” delle cure. E aggiungono: “I figli di Delon non possono ignorare che la sostituzione di un trattamento farmacologico pesante con succhi di frutta non garantirà in alcun modo la stabilità dello stato di salute di un uomo di 88 anni affetto da una grave malattia solitamente curata da medici specialisti”, concludendo che “questi elementi consentono di affermare che avrebbero commesso atti che potrebbero caratterizzarsi come tentato omicidio”. Adesso la parola passa alla Procura che potrebbe decidere di aprire un’indagine.

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