mercoledì 23 Ottobre 2024

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

LIBANO / Israele spara sulle basi italiane Onu. Crosetto: crimine di guerra

Grave incidente internazionale nel Libano del sud: le forze armate israeliane hanno aperto il fuoco contro il quartier generale dell’Unifil a Naqoura, ferendo due caschi blu, e le altre due postazioni a Labbouneh e Ras Naqoura che ospitano il contingente italiano.  Tre le basi attaccate, tra cui due italiane. Non risultano militari italiani feriti. Nell’attacco sono rimasti invece feriti due soldati indonesiani.

Dura condanna della missione Onu, che ha sottolineato come “ogni attacco deliberato alle forze di peacekeeping e’ una grave violazione del diritto umanitario internazionale e della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza”. E il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, afferma che “l’attacco dell’esercito israeliano potrebbe costituire un crimine di guerra”

“Ricordiamo alle Idf e a tutti gli attori i loro obblighi di garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare l’inviolabilità dei locali dell’Onu in ogni momento”, ha aggiunto l’Unifil, prima di rispedire al mittente, tramite un portavoce sentito dal sito Walla, la richiesta israeliana di evacuare le postazioni lungo il confine tra Israele e Libano.

Anche l’Italia ha “protestato fermamente”, con il ministro della Difesa Guido Crosetto che ha parlato con l’omologo israeliano Yoav Gallant e ha convocato l’ambasciatore dello Stato ebraico a Roma. “Non si tratta di un errore, non si tratta di un incidente – ha detto poi in una conferenza stampa – gli atti ostili reiterati delle Forze israeliane contro la base 1.31 potrebbero costituire crimini di guerra e sicuramente sono gravissime violazioni del diritto internazionale”.

“Questi incidenti sono intollerabili, devono essere accuratamente e decisamente evitati”, ha aggiunto. “Aprire il fuoco contro le forze di peacekeeping non puo’ mai essere tollerato o accettabile. Il casco blu indossato dalle forze dell’Onu deve essere sacrosanto”, gli ha fatto eco il primo ministro irlandese Simon Harris, precisando che nessun militare irlandese e’ stato coinvolto nell’attacco. Anche da Madrid, il ministro degli Esteri spagnolo Josè Manuel Albares ha espresso “ferma condanna” nei confronti di Israele: “Il governo esige che le parti rispettino le truppe dell’Unifil, la loro sicurezza deve essere garantita”.

“In questo momento l’unica cosa che possiamo fare è proteggerci. Quando gli spari nella base sono arrivati eravamo nei bunker. Restiamo nelle nostre basi a fare il nostro dovere, nel perimetro della nostra sicurezza, fin quando ci sarà consentito dall’Onu e dalla Difesa”. Così fonti militari italiane in Libano in merito all’attacco alle basi del contingente delle Nazioni Unite da parte dell’esercito israeliano che poi ha chiesto all’Unifil di spostare le basi di 5 chiloemetri. Richiesta respinta.

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