Tensione alle stelle tra Iran e Israele. Teheran, che parla di una crisi che rischia di diventare incontrollabile, ha minacciato nelle ultime ore di attaccare la città di Haifa, nel nord d’Israele. Tel Aviv risponde alla minaccia con un avvertimento: se attaccati risponderemo. Il conflitto tra Tel Aviv e Hamas rischia di estendersi e sfociare in una guerra regionale dagli esiti disastrosi.
La guerra tra Israele e Hamas è arrivata al 16esimo giorno. Finora nel conflitto si contano oltre 5 mila morti palestinesi (secondo le autorità locali, che contano invece 13 mila feriti) e 1.400 tra gli israeliani, con almeno 222 persone in ostaggio.
Dopo il primo convoglio, altri camion con gli aiuti umanitari sono arrivati alla Striscia di Gaza dal valico di Rafah. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato che “ci sarà un flusso continuo di aiuti a Gaza”, grazie all’accordo trovato in serata con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Ci sono stati nuovi raid israeliani sulla Striscia di Gaza ma anche contro postazioni Hezbollah in Libano. Gli Stati Uniti, per bocca del Segretario di Stato Antony Blinken, lanciano l’allarme sul rischio escalation in Medioriente, mentre l’Iran minaccia Israele e annuncia l’attacco alla città di Haifa.
è stata rinviata. Israele avrebbe deciso di “ritardare” l’offensiva di terra in attesa dell’arrivo di altre forze Usa nella regione.
Gli Stati Uniti hanno fatto sapere allo Stato ebraico la loro intenzione di schierare altre forze in Medio Oriente in vista dell’operazione di terra a causa delle minacce dell’Iran di agire su vari fronti”. La Radio militare, citata dall’Ansa, ha detto che questa non è l’unica ragione del rinvio ma che ce ne sono anche altre, tra cui la presenza nel nord della Striscia di Gaza di 350 mila civili palestinesi.