Si danno appuntamento su internet e poi compiono dei veri e propri raid, mettendo a repentaglio l’incolumità di turisti e clienti. Raid nei negozi, solitamente grandi catene sportive. Desiderio di avere un capo di abbigliamento o delle scarpe senza pagare? Forse, certamente c’è voglia di compiere atti di vandalismo o “sballarsi” creando scompiglio nelle vie centrali per poi scontrarsi con la polizia.
È successo in Oxford Street in un noto megastore sportivo e si ripete anche non lontano da Londra, sul lungomare di Southend-on-Sea. L’idea è sempre la stessa: fare razzia e affrontare la polizia, creando un disordine generalizzato. Inevitabile il coinvolgimento di passanti e turisti. Una sorta di emulazione difficile da controllare, nonostante gli arresti. Una moda che prende piede e accomuna dei perfetti sconosciuti che, puntualmente, si ritrovano con il volto coperto o con il passamontagna a “creare caos”.
Ciò che sorprende è l’età di questi giovani, solitamente tra i 13 e i 15 anni. Il ritrovo è su TikTok. Le autorità inglesi sono in allarme e il governo risponde con il pugno duro: “Non possiamo accettare che l’anarchia che vediamo in certe città americane si verifichi nelle strade del Regno Unito”, ha dichiarato la ministra degli Interni. Moda del momento? “Assurdità da social media”, come l’ha definita il sindaco di Londra? Per i negozianti resta criminalità da contrastare.